Tragedia in ultraleggero: "Nicola, da lassù prega per noi e insegnaci a volare in alto"

Eseguita l'autopsia, la salma del 17enne ha fatto ritorno nel suo paese

Nicola Beretta, 17 anni di Osnago, è il ragazzo morto nell’incidente a Dovera

Nicola Beretta, 17 anni di Osnago, è il ragazzo morto nell’incidente a Dovera

Lecco, 25 aprile 2017 -L'ultimo viaggio di Nicola Beretta, il pilota di ultraleggeri di 17 anni di Osnago che venerdì della passata settimana ha perso la vita in un incidente aereo a Dovera, nel Cremasco, è stato accompagnato da un lungo applauso e da una nuvola di palloncini bianchi, volati in cielo come lui. «Da lassù dove si trova ora prega per ogni ragazzo e ogni ragazza della sua età affinché non si accontentino del volo radente, ma volino in alto, negli spazi infiniti del cielo come desiderava lui», lo ha ricordato il parroco don Costantino Prina con una lettera.

Al funerale, celebrato ieri pomeriggio nella chiesa prepositurale, hanno partecipato centinaia di persone, in molte hanno dovuto seguire la funzione sul sagrato. Tra quanti si sono stretti attorno a papà Stefano, alla mamma Marcella e al fratello e alla sorella minori, c’erano i suoi compagni di classe e di scuola dell’Istituto tecnico aeronautico “Alessandro Volta” di Lecco, tutti con la loro divisa blu e lo stemma dell’aquila da aspiranti aviatori, i calciatori della squadra Vis Nova di Seregno dove militava con gli juniores e della Vibe Ronchese e poi tanti e tanti amici e conoscenti, insieme al padre di Rodolfo Frigerio, 27enne di Milano, istruttore di volo, deceduto anche lui nello stesso schianto in cui è morto Nicola.

Il papà della seconda vittima è il fondatore della scuola di volo “JFK” dove Nicola aveva conseguito il brevetto da pilota da diporto solo da un paio di mesi, a metà febbraio. Durante l’omelia uno dei quattro sacerdoti che hanno officiato la messa di suffragio ha sottolineato «il tanto bene che in molti stanno manifestando ai familiari di Nicola» e insieme anche «il profondo dolore, come un pozzo nero, che tutti si prova di fronte a quella che sembra una profonda ingiustizia e una prova difficile da sopportare, sia per chi crede, sia per chi non crede». «Eppure l’unica certezza che abbiano è Nicola non è solo e chi lo ha ama lo rivedrà e lo incontrerà di nuovo nel cielo dove lui si librava in volo», ha proseguito e concluso il messaggio di cordoglio.