Tragedia in ultraleggero: Nicola voleva diventare pilota, è morto inseguendo il suo sogno

Aveva solo 17 anni. Il sindaco di Osnago: "Una tragedia, non ci sono parole"

Nicola Beretta, 17 anni di Osnago, è il ragazzo morto nell’incidente a Dovera

Nicola Beretta, 17 anni di Osnago, è il ragazzo morto nell’incidente a Dovera

Osnago (Lecco), 15 aprile 2017 - Nicola Beretta, 17 anni di Osnago, è morto come Icaro, inseguendo il suo sogno di volare. Il giovane era ai comandi di un ultraleggero insieme al suo istruttore Rodolfo Frigerio, 27 anni di Milano, figlio del titolare e fondatore della scuola di pilotaggio Jfk di Barbuzzera di Dovera, provincia di Cremona. I due erano appena decollati, qualcosa però è andato storto e sono precipitati senza possibilità di scampo. Il brianzolo aveva conseguito il brevetto da diporto solo da un paio di mesi mesi, il 18 febbraio, voleva accumulare esperienza e ore in aria.

Non era il suo primo volo della giornata, era il secondo e purtroppo è stato anche l’ultimo. Nicola era nato e cresciuto in paese, in via Antonio Meucci, tra la linea ferroviaria Milano – Carnate – Lecco e la ex statale 36. Viveva con i genitori, originari di Lomagna, e il fratello e la sorella più piccoli. Frequentava l’Istituto tecnico aeronautico Alessandro Volta di Lecco, perché la passione di Nicola erano gli aerei e la sua ambizione di diventare un pilota professionista, magari dell’Aeronautica militare italiana. Per questo venerdì, approfittando delle vacanze di Pasqua, con il suo grande amico e compagno di scuola Gabriele Lovati di Lecco con il quale condivideva il medesimo sogno era partito alla volta della piccola aviosuperficie della località cremasca per continuare ad addestrarsi. Da terra i testimoni hanno riferito di aver sentito uno strano rumore, come se il propulsore andasse fuori giri, poi hanno scorto una scia di fumo, infine hanno visto il velivolo avvitarsi un paio di volte come un aeroplanino di carta mal costruito e infine puntare fuori controllo verso il basso più simile a un sasso che ad una macchina volante.

Nicola e il suo istruttore sono piombati nel cortile di una cascina, senza possibilità di scampo, uccisi probabilmente dallo schianto al suolo ancor prima che dall’incendio che ha avvolto il rottami dell’ultraleggero. Tutto è avvenuto sotto gli occhi non solo del coetaneo, ma anche dei genitori di Nicola che hanno accompagnato entrambi a Dovera. La notizia in poche ore è giunta in Brianza, dirompente come lo schianto che ha portato per sempre via Nicola. «Una tragedia, non ci sono parole», commenta il sindaco Paolo Brivio, impegnato in una riunione di Giunta con gli assessori quando è stato informato della sciagura. Nicola, che a Osnago aveva frequentato le elementari e poi a Moscoro di Cernusco Lombardone le medie, dopo essere passato tra le fila della Manara di Barzanò, giocava a calcio tra gli juniores indossando la maglia della Vis Nova di Giussano.