Monte Bianco, incidente e caduta in cordata: volo fatale al capo del Soccorso alpino

Gianni Beltrami stava salendo con un allievo di 23 anni rimasto ferito

Gian Attilio Beltrami (Cardini)

Gian Attilio Beltrami (Cardini)

Lecco, 27 giugno 2017 - Gianni Beltrami è morto facendo quello che più amava: andare in montagna e trasmettere la sua passione per le vette. La cronaca racconta di una caduta mentre con un suo allievo del Cai era in cordata nell’ascensione al Mont Dolent, nel massiccio del Monte Bianco. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Entreves con l’elicottero. I due alpinisti sono precipitati a quota 3.600 metri. Gian Attilio Beltrami, 64 anni, presidente della XIX delegazione lariana del Soccorso alpino e speleologico lombardo è stato recuperato e il corpo è stato composto nella camera mortuaria di Courmayeur. L’alpinista ferito è invece un 23enne della provincia di Milano che ha riportato varie ferite tra cui un forte trauma cranico. Il giovane è stato trasportato con l’elicottero della Protezione civile all’ospedale Parini di Aosta, la sua eventuale testimonianza potrà chiarire meglio le circostanze in cui il terribile incidente è avvenuto.

A spiegare quello che potrebbe essere accaduto è il maresciallo Delfino Viglione, comandante del Soccorso alpino Guardia di finanza di Entreves che ha operato con i suoi uomini nelle operazioni di recupero. Nel passaggio in cui è avvenuto l’incidente si passa con la corda in mano secondo Viglione e «non sappiamo se uno dei due, o forse entrambi, sia inciampato o scivolato. Questa è una stagione anomala caratterizzata da temperature elevate, per cui la neve risulta insidiosa in quel versante esposto a sud-sud ovest della val Ferret, ai cui piedi c’è il ghiacciaio Pré de Bar».

A dare l'allarme un altro alpinista presente in zona che li ha visti precipitare per alcune centinaia di metri, il ventitreenne si è miracolosamente salvato riportando gravi ferite mentre Beltrami è stato dichiarato deceduto dal personale sanitario giunto sul posto con l’elicottero. L’evento ha sconvolto tutti i soccorritori che conoscevano Gianni da decenni, una delle figure storiche del Soccorso lombardo: entrato nel Cnsas come tecnico di soccorso speleologico, ha poi proseguito acquisendo la qualifica di soccorritore alpino e di tecnico di elisoccorso; per diversi anni ha curato l’organizzazione della presenza del Cnsas al Giro d’Italia. Per trent’anni ha ricoperto il ruolo di delegato della XIX Zona Lariana, una delle più vaste d’Italia per territorio, che include le province di Lecco, Como, Varese e Pavia. «Un pensiero di cordoglio sincero e commosso – scrivono in una nota del Cnsas - va ai familiari da parte di tutti i tecnici del Soccorso alpino e speleologico, che ricorderanno Gianni Beltrami come una persona di grande competenza e generosità».