Merate: la strada della vergogna è stata riaperta

Dopo un anno e mezzo via del Caledone era chiusa per una frana

Il tratto franato di via del Calendone

Il tratto franato di via del Calendone

Merate (Lecco), 30 settembre 2016 – La “strada della vergogna” ha riaperto i battenti. Dopo un anno e mezzo via del Calendone, che collega Merate a Olgiate Molgora, è finalmente percorribile, in entrambi i sensi di marcia. Manca ancora la segnaletica e un cartello avvisa che non è stata ancora collaudata, ma le transenne sono state tolte, ponendo fine al lungo calvario di residenti e automobilisti di passaggio costretti a lunghi giri dell'oca sulla ex statale 36 e la Sp 342 Briantea o tra gli stressi vicoli di Pagnano e di Pianezzo.

La strada era stata chiusa alla fine di gennaio 2015, a causa di una frana che ha distrutto parte della carreggiata. Dopo un breve periodo di divieto di transito è stato subito istituito un senso unico alternato, disciplinato tramite un impianto semaforico provvisorio che spesso non ha funzionato con i conseguenti rischi per la sicurezza. Tra progettazione, bando di gara e altri impedimenti burocratici in cui è rimasto impantanato l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Procopio, l'intervento di ripristino è cominciato solo quest'estate, ma per effettuare i lavori la via è stata completamente sbarrata.

A conti fatti via del Calendone è stata chiusa parzialmente o totalmente 609 giorni, lo stesso tempo in cui è stato innalzato il grattacielo Empire State Building di New York dalle fondamenta sino alla cerimonia inauguirale. E tutto per ripristinare un tratto di banchina di una decina di metri e un appalto da neppure 100mila euro.

di D.D.S.