Metà dei dipendenti dell'ospedale di Merate in assemblea sindacale

Massiccia adesione allo stato di agitazione proclamato al San Leopoldo Mandic

L'assemblea sindacale all'ospedale di Merate

L'assemblea sindacale all'ospedale di Merate

Merate (Lecco), 29 maggio 2017 – Quasi 150 dipendenti dell'Azienda socio-sanitaria territoriale lecchese che prestano servizio all'ospedale di Merate hanno partecipato all'assemblea sindacale convocata nel pomeriggio di oggi, lunedì, al San Leopoldo Mandic. Tra infermieri, Oss, tecnici di radiologia e di laboratorio e fisioterapisti, amministrativi e ausiliari hanno aderito al presidio di protesta in 134, circa la metà dei trecento lavoratori del comparto.

La manifestazione è stata indetta da tutte le sigle sindacali del settore dopo la rottura del tavolo di concertazione, una spaccatura determinata dalle mancate risposte sulle diverse problematiche aperte tra gli addetti della sanità provinciale. A guidare la “rivolta” a Merate è stato soprattutto Francesco Scorzelli, coordinatore infermieristico, cioè caposala, del Pronto soccorso e delegato dell'Usb, Unione sindacale di base, nella Rsu, la rappresentanza sindacale unitaria interna.

Settimana scorsa all'assemblea indetta all'Alessandro Manzoni di Lecco avevano partecipato oltre 150 dipendenti, all'Umberto I di Bellano invece l'assemblea è in programma per domani, martedì, sempre dalle 14 alle 16. Lo stato di agitazione è stato proclamato per la mancata determinazione dei reali fabbisogni del personale, la salvaguardia dei livelli salariali, la mancata stabilizzazione del persone precario e il mancato confronto sull'attuazione della riforma sanitaria regionale.