Merate, la beffa dopo il furto in ospedale

Giallo dopo la sparizione dei macchinari per 75mila euro. Cancellate le immagini del sistema di videosorveglianza

L'ospedale Mandic

L'ospedale Mandic

Merate (Lecco), 3 agosto 2017 - Le telecamere del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso dell’ospedale di Merate non hanno ripreso nulla del furto di macchinari medici messo a segno nell’ultimo fine settimana. O meglio: gli occhi elettronici potrebbero aver immortalato i colpevoli all’opera o mentre si introducevano nel reparto di Endoscopia, i filmati tuttavia non sono più disponibili, semplicemente perché non esistono più. I video registrati vengono infatti cancellati automaticamente entro 72 ore dalle riprese. Poiché il raid è stato messo a segno verosimilmente venerdì, ma l’allarme è scattato solo lunedì mattina, quando i responsabili della sicurezza del presidio brianzolo hanno cercato di estrapolare le immagini ormai era tardi, erano già state sovrascritte e quindi non hanno potuto consegnare nulla ai carabinieri. E’ emerso però anche altro, cioè un guasto al sistema nel giorni immediatamente precedenti al colpo grosso dal valore di 75mila euro.

«La settimana prima si è verificato un guasto che comunque è stato riparato con tempestività dai tecnici – spiegano dalla direzione generale delll’Asst lecchese, l’Azienda socio-sanitaria territoriale provinciale a cui fa capo il San Leopoldo Mandic -. Per la normativa sulla privacy inoltre le immagini e la loro conservazione possono essere garantite per un massimo di 48-72 ore, dopo di che allo scadere del termine il sistema è programmato per cancellare automaticamente i filmati registrati». Le tempistiche quasi calcolate al minuto e le strane coincidenze avvalorano ulteriormente l’ipotesi degli inquirenti secondo i quali gli autori della razzia abbiamo magari potuto contare su un basista interno, una talpa che conoscerebbe bene il nosocomio brianzolo e il funzionamento e la regolazione dei dispositivi di sicurezza e che potrebbe aver indicato ai colpevoli il momento più adatto per entrare in azione.