{{IMG}} 2010-04-13
di GIANNI RIVA
LECCO
LA STATUA a Mario Cermenati sta per essere riportata al suo splendore. Sono in iziati i lavfgori di rifacimento dellepigrafe presente sul monumento dedicato al geologo lecchese nato a Lecco in piazza Manzoni nel 1868 e morto a Castelgandolfo (Roma) nel 1924. Il restyling, che è cominciato proprio nella giornata di ieri, è stato necessario perchè la scritta sul basamento si era deteriorata nel tempo, tanto che era ormai resa illeggibile.
UN BRUTTO BIGLIETTO da visita per una città che vuole fare del turismo una fonte di ricchezza. «Stiamo cercando di rimettere in bella mostra la scritta presente sul basamento - spiega Antonello Longoni, dirigente del settore lavori pubblici del Comune - che lusura del tempo aveva cancellato anche alla vista degli stessi turisti. La faremo più incisiva e con altre particolarità e interesse verso questo personaggio che appartiene alla storia della città». Se da una parte i cittadini conoscono il monumento, questa «riparazione» aiuterà la comprensione di quanti non conoscevano chi fosse quel personaggio in mezzo alla piazza antistante il lago. Pochi giorni fa, in occasione del lungo ponte pasquale, infatti alcuni turisti inglesi si erano avvicinati alla statua di Cermenati pensando che, proprio perchè lepigrafe era ormai illeggibile, in realtà si trattasse di Giuseppe Verdi. Chissà come lavrebbe preso questo scambio di linsigne geologo. Forse ci avrebbe fatto una risatina sopra anche perchè il personaggio a cui è stato accostato dai turisti inglesi non è affatto di secondaria importanza. Anzi. Cermenati resta per la città e i suoi abitanti un punto di riferimento, un uomo di cui andare fieri insomma. Il geologo lecchese fu nominato nel 1891, a Roma, professore di scienze naturali e nel Governo Nitti fu sottosegretario allAgricoltura nel periodo della I guerra mondiale.
NELLANNO PRECEDENTE (1890) Cermenati ricoprì anche la carica di presidente del Club Alpino Italiano della sezione di Lecco. Rimase in carica per 34 anni sino allottobre 1924, giorno della sua morte «dove - si legge nelle cronache di allora - Lecco si fermò tutta quanta per rendere omaggio allinsigne studioso e innamorato delle montagne lecchesi. I lavori di manutenzione al monumento Cermenati giungono anche dopo le osservazioni poste dalla circoscrizione Lecco Centro e come questa e dal consiglio comunale precedente verso lamminmistrazione comunale dellex sindaco Antonella Faggi».
di GIANNI RIVA
LECCO
LA STATUA a Mario Cermenati sta per essere riportata al suo splendore. Sono in iziati i lavfgori di rifacimento dellepigrafe presente sul monumento dedicato al geologo lecchese nato a Lecco in piazza Manzoni nel 1868 e morto a Castelgandolfo (Roma) nel 1924. Il restyling, che è cominciato proprio nella giornata di ieri, è stato necessario perchè la scritta sul basamento si era deteriorata nel tempo, tanto che era ormai resa illeggibile.
UN BRUTTO BIGLIETTO da visita per una città che vuole fare del turismo una fonte di ricchezza. «Stiamo cercando di rimettere in bella mostra la scritta presente sul basamento - spiega Antonello Longoni, dirigente del settore lavori pubblici del Comune - che lusura del tempo aveva cancellato anche alla vista degli stessi turisti. La faremo più incisiva e con altre particolarità e interesse verso questo personaggio che appartiene alla storia della città». Se da una parte i cittadini conoscono il monumento, questa «riparazione» aiuterà la comprensione di quanti non conoscevano chi fosse quel personaggio in mezzo alla piazza antistante il lago. Pochi giorni fa, in occasione del lungo ponte pasquale, infatti alcuni turisti inglesi si erano avvicinati alla statua di Cermenati pensando che, proprio perchè lepigrafe era ormai illeggibile, in realtà si trattasse di Giuseppe Verdi. Chissà come lavrebbe preso questo scambio di linsigne geologo. Forse ci avrebbe fatto una risatina sopra anche perchè il personaggio a cui è stato accostato dai turisti inglesi non è affatto di secondaria importanza. Anzi. Cermenati resta per la città e i suoi abitanti un punto di riferimento, un uomo di cui andare fieri insomma. Il geologo lecchese fu nominato nel 1891, a Roma, professore di scienze naturali e nel Governo Nitti fu sottosegretario allAgricoltura nel periodo della I guerra mondiale.
NELLANNO PRECEDENTE (1890) Cermenati ricoprì anche la carica di presidente del Club Alpino Italiano della sezione di Lecco. Rimase in carica per 34 anni sino allottobre 1924, giorno della sua morte «dove - si legge nelle cronache di allora - Lecco si fermò tutta quanta per rendere omaggio allinsigne studioso e innamorato delle montagne lecchesi. I lavori di manutenzione al monumento Cermenati giungono anche dopo le osservazioni poste dalla circoscrizione Lecco Centro e come questa e dal consiglio comunale precedente verso lamminmistrazione comunale dellex sindaco Antonella Faggi».
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