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di STEFANO CASSINELLI
— COLICO —
IL PROGETTO «Difesa del Lario» ha preso il via ufficialmente ieri con la presentazione dell’iniziativa nella Riserva del Pian di Spagna. Il presidente del Museo della Guerra bianca Walter Belotti ha delineato l’iniziativa che «partendo dall’eccellenza del Forte Montecchio di Colico unisce il lavoro di promozione turistica delle province di Lecco, Como e Sondrio, oltre che dell’Oasi del Pian di Spagna, del Comune di Colico e di partner privati che vedono nella crescita culturale del territorio una opportunità economica».

IL PROGETTO «Difesa del Lario» si struttura su diversi interventi dallo sbarramento di Brienno, alla mina di Verceia, al Forte Montecchio di Colico, ai forti Canali di Tirano e Oga di Bormio per riqualificare questi ambiti e soprattutto investire sulla promozione turistico culturale di questi spazi, con lo scopo di valorizzarli e farli conoscere il più possibile. Un progetto di ampio respiro, oltre centomila euro, che vede impegnate per prime le tre province come ha ricordato l’assessore alla Cultura di Lecco Marco Benedetti: «Questo è uno splendido esempio di sinergia tra enti, associazioni, Riserva e privati. Si uniscono le forze per valorizzare le richezze del territorio proponendo un’offerta turistico culturale ed enogastronomica per tutti i gusti».

ANCHE L’ASSESSORE comasco Dario Bianchi ha ribadito l’importanza del «lavorare insieme tra i diversi enti per portare avanti progetti così articolati e validi. Inoltre la partecipazione dei privati è un valore aggiunto perchè attraverso queste attività possono implementare le proprie aziende e stimolare gli enti pubblici». Alberto Deghi, presidente dell’Oasi e capofila del progetto, ha sottolineato come «proprio il Pian di Spagna, punto d’incontro delle tre Province, ha fatto da collettore. Unendo i punti d’interesse possiamo offrire di più a chi visita il territorio, far fermmare i turisti più giorni per il bene della nostra terra».

ANCHE Monica Sgheiz, assessore del Comune di Volico, ha elogiato il lavoro di raccordo «creato da museo attraverso Laura Carabini e Antonio Trotti, impegno che ha dato la possibilità a così tanti enti di lavorare insieme per un progetto che permetterà di promuovere il prodotto turistico culturale in un unico pacchetto». Ora entra nel vivo il lavoro, sostenuto anche dalla Regione Lombardia, di predisposizione del materiale promozionale, della cartellonistica e della valorizzazione dei luoghi di interesse, il tutto sotto la supervisione del Museo della guerra bianca.