2009-12-12
— LECCO —
SONO OLTRE 50 i casi di bambini nati prematuri all’ospedale Manzoni di Lecco, alcuni anche con un peso di circa 500 grammi. Situazioni difficili e di particolare sofferenza per le mamme. «Fai la ninna, fai la nanna piccolo della mamma, noi preghiamo Gesù e la Madonna perchè ti guariscano» è questo il testo di una canzoncina scritta da Silvia, una mamma romena, per il suo piccolo Stefano, nato con problemi gravi. Proprio la ninna nanna è un mezzo importante per le mamma di entrare in contatto con i propri bimbi. «È importante e possiamo usare il termine anche di un metodo terapeutico - sottolinea Rinaldo Zanini direttore del dipartimento Materna infanzia del Manzoni - che mette in contatto la mamma con il proprio piccolo. Perciò abbiamo pensato ad un progetto che ha portato all’incisione di un secondo cd di canzoni». Dopo «Canto che ti sento» con 18 ninne nanne ieri mattina al Manzoni è stato presentato «Vivere» che raccoglie i suoni, le voci, i rumori in cui sono immersi in particolare i bambini prematuri ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale e il personale del reparto seguito dal direttore Roberto Carlo Bellù che aggiunge: «Al Manzoni sono in aumento i nati sottopeso e quindi a rischio, essendoci anche tanti utenti di culture e lingue diverse. Ma questa è una grande sfida che ci entusiasma anche grazie alla collaborazione di centri di altri ospedali che ci mandano i propri malati».

IL NUOVO CD è stato realizzato con la collaborazione di mamme che vivono il delicato problema di nascite premature con musiche del maestro musico-terapeuta Mauro Galluccio, l’arrrangiamento di Ivan Azzetti e il progetto grafico di Giovanni Bonaiti. Il cd viene distribuito nelle filiali della Banca Intesa San Paolo e il ricavato verrà devoluto all’associazione «Patrizia Funes» per la cura e l’assistenza al neonato. «Quando ci è stata segnalata questa iniziativa abbiamo accettato con grande entusiasmo - spiega Liliana Melesi direttrice di Banca Intesa San Paolo di piazza Mazzini - perchè quanto viene d’aiuto ai bambini vale per il futuro della nostra società».