2009-12-05
di SERGIO PEREGO
— MONTICELLO BRIANZA —
«QUALCHE TEMPO fa, mentre rileggevo “Cammino” di Escrivà de Balaguer, un santo che per me rappresenta l’emblema della “paolotta” religiosità brianzola nella quale peraltro mi riconosco, mi sono trovato a riflettere, collegando più in profondità il titolo, lo stile e il messaggio di quell’opera col nostro territorio. Nonchè con la vita di cammino da pellegrino che ciascuno di noi compie nella sua casa, nella parrocchia, nella sua terra». È nata così l’idea di scrivere «Il Cammino di Sant’Agostino, un pellegrinaggio in Brianza» al suo autore Renato Ornaghi. Il libro è stato pubblicato nei giorni scorsi con l’Opificio Monzese delle Pietre Dure e Bellavite di Missaglia. «Da quell’intuizione - continua Ornaghi - mi sono chiesto perchè non costruire un cammino di pellegrinaggio reale per il nostro territorio. Qualcosa che pur nella semplicità brianzola si ispirasse ai pensieri e alle riflessioni di Escrivà de Balaguer e ai grandi pellegrinaggi, primo fra tutti il conosciutissimo “Cammino di Santiago di Compostela” in Spagna. Quell’idea era certamente possibile andando a disegnare un percorso tra i molti santuari mariani della Brianza».

UNA SCRUPOLOSA indagine e la necessario scelta consente all’autore di individuare 25 chiese, molte delle quali ben note a chi risiede in questa parte di territorio. «Col nuovo percorso e con la visione unitaria legata dalla figura unificante di Maria - spiega ancora Ornaghi - quei tratti di strada acquisivano però una luce diversa. Come se il patrimonio religioso, architettonico e ambientale già presente e conosciuto avesse ricevuto una bella mano di vernice fresca». Nato per proporre e raccontare un pellegrinaggio tra i santuari mariani, il «Cammino di Sant’Agostino» ha finito per rappresentare anche un’efficace guida turistica della Brianza.

«QUANDO ho cominciato a redarre l’elenco dei santuari da inserire nel percorso, ho dovuto subito affrontare un problema di sovrabbondanza - sottolinea Ornaghi -. Nel descrivere le tappe, le chiese e i monumenti da visitare ho dovuto certamente tralasciare qualcosa. Qualcos’altro me lo sono dimenticato. Identificate le mete, disegnare il “Cammino” è stato però relativamente semplice. In qualche caso ho preferito allungare il percorso per consentire al pellegrino di conoscere meglio la Brianza». Delle 25 chiese da visitare, sette sono in provincia di Monza-Brianza, le sei successive sono collegate da strade della provincia di Como. Altre dieci invece sono in provincia di Lecco da Pusiano ad Airuno, da Montevecchia a Paderno d’Adda, passando per la Madonna del Bosco di Imbersago probabilmente il santuario più conosciuto del territorio. Infine Ornago e Vimercate per ritornare ancora a Monza. Previsto anche un possibile prolungamento verso la basilica di S. Ambrogio, in Milano, nonchè verso San Pietro in Ciel d’Oro, dove si trova la tomba di S. Agostino. In tutto sono 22 chilometri, meglio dunque partire il mattino presto.