2009-11-16
di MASSIMILIANO MINGOIA
— MILANO —
CROCI SILURATO, Ecopass al capolinea. Il sindaco Letizia Moratti ha deciso: l’assessore alla Mobilità e Ambiente Edoardo Croci, il «padre» del ticket anti-smog, esce dalla Giunta comunale. Al suo posto, nel giro di qualche giorno, entrerà nell’esecutivo di Palazzo Marino il consigliere comunale del Popolo della Libertà e presidente della commissione Educazione Paolo Massari. «Io e Croci abbiamo parlato a lungo in queste settimane e alla fine abbiamo deciso di valorizzare le sue competenze in un settore tecnico», l’annuncio della Moratti, ieri pomeriggio, ai cronisti che l’assediano a margine della festa del Castello Sforzesco. La nuova poltrona per Croci potrebbe essere la presidenza dell’Ato, l’agenzia che si occupa di gestione delle acque. Quanto alle deleghe che saranno assegnate a Massari, il primo cittadino prende tempo: «Ci stiamo lavorando». Insomma, non è detto che il neoassessore abbia le stesse deleghe conservate da Croci, già «dimezzato» dopo che nelle scorse settimane il sindaco gli aveva sfilato il Traffico per affidarlo al vicesindaco Riccardo De Corato. Il dado, comunque, è tratto. Il sindaco prova a indorare la pillola all’assessore cacciato: «Ha svolto un lavoro importante per l’approvazione del Cipe della nuove linee metropolitane». Lui, Croci, la prende con filosofia: «Il mio obiettivo non è il posto, ma i risultati».

L’ALLONTAMENTO di Croci, eletto nel 2006 proprio nella lista Moratti, rappresenta però un segnale inequivocabile della svolta politica in corso. Per il futuro del primo cittadino, in procinto di entrare ufficialmente nel Pdl, e per quello dell’Ecopass, un provvedimento voluto dal sindaco e da Croci, ma mai amato da Pdl e Lega Nord. La Moratti nega che ci sia un legame tra il caso Croci e il suo ingresso nel Pdl («non c’è alcuna attinenza»). E l’Ecopass? Qualcosa cambierà, a questo punto, nel futuro del ticket? «Non certamente perché lascia l’assessore Croci». Una risposta, quella del sindaco, che sembra una conferma che qualcosa cambierà. Anche perché — fa capire il primo cittadino — i risultati attesi l’Ecopass li ha già raggiunti: «I comportamenti dei cittadini che entrano con le auto nella Cerchia dei Bastioni si sono già modificati. Il parco auto di Milano è passato dal 60 per cento di mezzi inquinanti e 40 per cento no al 60 per cento di non inquinanti e 40 per cento di inquinanti». Il resto lo farà la consultazione cittadina. «Una consultazione che è già in atto: tra cartoline allegate al libretto inviato nelle case, telefonate allo 02/0202 e infoline sono già 15 mila i suggerimenti che abbiamo ricevuto dai milanesi. A questo aggiungeremo un questionario più approfondito e dettagliato sul tema della mobilità e del traffico». Se la maggioranza dei cittadini darà un parere negativo sul ticket anti-smog, insomma, l’Ecopass potrebbe andare in pensione già nel 2010. Forse già dopo le elezioni regionali del marzo prossimo.