Lecco, 27 agosto 2016 - Il cuore di Lecco batte, forte. Era successo nell’80 per il terremoto in Irpinia, nel ’76 in Friuli e ancora prima nel 1968 in Belice. E succede ora per le popolazioni colpite dal sisma nel Centro Italia. Di fronte alla devastazione la città si mobilita e reagisce come sa e come può inviando uomini e mezzi, ma anche raccogliendo fondi per una prima ricostruzione. LineeLecco, di concerto con l’amministrazione comunale, ha messo a disposizione tre dei suoi pullman. «D'accordo con il sindaco Virginio Brivio abbiamo messo a disposizione due bus - spiega Mauro Frigerio, amministratore unico della municipalizzata dei trasporti -. Si tratta di uno dei mezzi che utilizziamo per il noleggio, di quelli più piccoli per intenderci mentre l’altro è un bus normale, tipo quelli di linea».
A cosa serviranno i due bus? «Saranno a disposizione dei cittadini delle zone terremotate che hanno perso l’auto. Serviranno loro per qualsiasi spostamento, per raggiungere il posto di lavoro o gli ospedali più vicini nel caso di persone anziane». Frigerio è in contatto giornaliero con con il vice prefetto vicario, Gennaro Terrusi «che a sua volta è in contatto con la prefettura di Rieti, che coordina gli interventi: siamo pronti: quando ce li chiederanno, glieli daremo». Un terzo mezzo, un altro furgoncino a noleggio, è invece a disposizione «per tutte quegli enti e associazioni del territorio che si stanno organizzando per inviare personale sul luogo del terremoto in accordo con la Regione Lombardia, che a sua volta si coordina con la Regione Lazio sul fronte volomntari». Ma non è finita qui, il cuore di Lecco non si ferma, batte ancora più forte.
Una raccolta fondi oltre ai mezzi di trasporto. L’idea di una raccolta fondi questa volta è arrivata dalla Canottieri Lecco che sta pensando, sempre in accordo con Palazzo Bovara, di organizzare per i prossimi giorni una mega «pastasciuttata» sul lungolago cittadino.
Un grande evento benefico nel quale verrebbe preparata e poi venduta una grande quantità di piatti di pasta - all’amatriciana, ovviamente - per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni del centro Italia. La zona scelta per la grande sarebbe quella del monumento ai Caduti e per questo la società del presidente Marco Cariboni ha già fatto pervenire all’amministrazione la richiesta al fine di evitare che la zona venga concessa per altre iniziative.