Lecco, il Soccorso alpino e le donne

Nell'intervento in Grigna al lavoro anche una dottoressa e un tecnico

Soccorso alpino (Archivio)

Soccorso alpino (Archivio)

Lecco, 17 ottobre 2016  - Tra i sette soccorritori della XIX Delegazione Lariana che oggi in Grignetta hanno risolto l'intervento per il recupero di un alpinista bergamasco c'erano anche due donne: il medico rianimatore e un tecnico. Entrambe, è doveroso sottolinearlo, hanno avuto un ruolo significativo nello svolgimento delle operazioni.

La componente femminile del CNSAS (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), sebbene in numero decisamente inferiore, per ora, rispetto a quella maschile, è comunque presente in diversi ambiti: sono sempre di più infatti le ragazze che entrano a far parte della struttura, come medici o sanitari specializzati nel soccorso in montagna, come unità cinofile per la ricerca in valanga o in superficie, in forra, nel soccorso speleologico e anche in quello strettamente alpino. Le selezioni sono rigorose e l'impegno richiesto per continuare a fare parte del CNSAS è notevole ma questo non riduce la passione con la quale un soccorritore, uomo o donna, sceglie di dedicare buona parte del proprio tempo, spesso della propria vita, ad accorrere in aiuto di chi ne ha bisogno.