Lecco, Lovisari reintegrato: va a Sondrio

Dopo lo stop di dieci mesi fa per il coinvolgimento in un'inchiesta giudiziaria, Mauro Lovisari è stato reintegrato e assumerà la guida dell'azienda ospedaliere valtellinese

Mauro Lovisari

Mauro Lovisari

Sondrio, 3 aprile 2015 - A più di dieci mesi Mauro Lovisari, 65 anni, torna al lavoro: il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Lecco, sospeso dal suo incarico il 21 maggio scorso perché coinvolto in un’inchiesta della procura di Milano su presunti appalti «pilotati» nella sanità, è stato reintegrato e assegnato alla guida dell’azienda ospedaliera di Sondrio. «É una bella notizia innanzitutto perché non vedevo l’ora di tornare a fare quello che ho sempre fatto», ci spiega al telefono Lovisari dalla sua casa di Bresso.

«La Valtellina? Per me è un ritorno, visto che lì sono stato per tre anni come direttore amministrativo prima di venire a Lecco. É una valle molto bella, abitata da gente genuina». La decisione della Regione di reintegrare Lovisari giunge a due mesi dalla sentenza con la quale la Cassazione aveva annullato l’ordinanza con cui il Riesame chiedeva i domiciliari per il manager della sanità accusato di turbativa d’asta per l’assegnazione del servizio di lavanderia degli ospedali lecchesi. Stando ai pm Gittardi e D’Alessio, Lovisari (vicino alla lgea Nord) sarebbe stato oggetto di pressioni da parte dell’ex segretario regionale della Dc Gianstefano Frigerio (già finito nei guai con la giustizia ai tempi di Tangentopoli) affinché alla «società prescelta» per l’assegnazione dell’appalto del servizio lavanderia venisse assegnato un punteggio tecnico superiore di 12 punti rispetto alle concorrenti.

In cambio gli sarebbe stato prospettato un avanzamento di carriera. «La Commissione regionale ha già stabilito la regolarità di quella gara - spiega Lovisari - e ora mi aspetto anche l’archiviazione sul versante penale per mettere davvero la parola fine a una vicenda davvero spiacevole». Resta il fatto, che la Regione ha ritenuto di non riassegnare il manager all’azienda ospedaliera di Lecco, retta per ora dal commissario Giuseppina Panizzoli. «Mi spiace per gli amici che lascio a Lecco dove avevamo creato una squadra affiatata - ha aggiunto Lovisari - ma credo che la decisione della Regione vada letta come una scelta nel rispetto del lavoro della magistratura. Del resto, sono un po’ come un carabiniere o un finanziere: sono un servitore dello Stato e pertanto vado dove la Regione mi dice di andare».