Lecco, cormorani e smerghi fanno strage di pesci nel lago

L'allarme del presidente dei pescatori Stefano Simonetti contro i volatili che predano di pesci

I volontari della Fipsas

I volontari della Fipsas

Lecco, 4 aprile 2017 – Cormorani e smerghi stanno compiendo una vera e propria strage di pesci nel lago. Se nessuno interverrà, il Lario rischia di trasformarsi in un deserto acquatico, nonostante l'impegno per ripopolarlo.

A lanciare l'allarme è Stefano Simonetti, presidente provinciale della Fipsas, la Federazione italiana di pesca sportiva, i cui volontari hanno da poco ultimato di realizzare importanti interventi per favorire e facilitare la riproduzione delle specie ittiche autoctone . “Come ogni anno abbiamo completato con diligenza e attenzione le opere ittiogeniche per favorire il ripopolamento delle nostre specie ittiche autonome”, spiega. Sono state ad esempio posate fascine sui fondali oppure sono state innalzate delle sorte di dighe sommerse in modo da proteggere le uova dai predatori e dalla corrente, ricreando le condizioni ideali per la loro schiusa. “Nonostante il nostro importante impegno abbiamo però registrato un'impennata straordinaria di cormorani e smerghi che divorano i pesci che noi cerchiamo di tutelare”, prosegue.

Succede sul lago a Lecco, ma anche lungo l'Adda, sul lago di Oggiono, di Garlate e su quello di Sartirana di Merate: “Nelle ultime settimane abbiamo assistito impotenti ad una incessante azione di predazione da parte di cormorani cinesi sul lago di Oggiono, a Valmadrera, nella baria di Parè, a Olginate e Garlate”. L'appello è rivolto a chi di dovere si attivi per correre ai ripari prima che sia troppo tardi, specialmente ai rappresentanti istituzionali al Pirellone del territorio. “Auspichiamo che ci si mobiliti subito per il nuovo piano quinquennale di contenimento del cormorano e se possibile anche dello smergo – sollecita il portavoce dei pescatori -. Serve un intervento effettivo di contenimento su scala lombarda. Chiediamo aiuto soprattutto a tutti i consiglieri regionali e agli assessori lecchesi o delle nostre zone”.

Già in passato, con diverse lettere, Stefano Simonetti ha avvisato di quanto sta avvenendo. E' stata anche approvata una mozione in Regione, ad oggi tuttavia non è cambiato nulla. “Chiediamo di patrocinare atti concreti”, ribadisce. Ad esempio propone di autorizzare i cacciatori a fare fuoco nell'ambito di un'iniziativa di abbattimento e contenimento selettivo dei voraci volatili che stanno facendo mambassa di pesci.