Il Cerro Riso Patron nella foto di Matteo della Bordella
Lecco, 24 febbraio 2018 - Dal mare alla cima del Cerro Riso Patron: il ragno Matteo della Bordella e lo svizzero Silvan Schupbach entrano nella storia con la terza salita della misteriosa montagna patagonica. Soli, con i loro kayak stracarichi durante l'avvicinamento, e senza alcun appoggio nemmeno al campo base della montagna, sono riusciti a scalare la parete Sud, una parete di ghiaccio, contando su una breve finestra di bel tempo e ora stanno rientrando nelle loro tende. Il Cerro Riso Patron, 3003 metri, è una montagna cilena talmente isolata da essere stata scalata solo altre due volte in precedenza.
La “prima” porta la firma dei Ragni di Lecco, e Matteo e Silvan hanno ripercorso la storia del gruppo alpinistico e della cordata formata da Casimiro Ferrari, Bruno Lombardini e Gigi Spreafico che nel 1988 dopo una dura lotta per trovare una via di accesso alla montagna riuscì per prima a scalare il Cerro Riso Patron. A causa della sua esposizione alle correnti oceaniche è spesso avvolta dalle nubi che hanno reso questa cima ancora più misteriosa, visto che sono in pochi coloro che sono riusciti a vederla, figuriamoci a metterci le mani sopra. L’avvicinamento è così complicato che per decenni nessuno ha più pensato al Cerro Riso Patron. Nel 2009 altri Ragni: Daniele Bernasconi e Giovanni Ongaro, quella volta in compagnia di Hervé Barmasse, avevano progettato una salita dopo l’attraversamento dello Hielo Continental, ma una volta arrivati ai piedi della montagna scoprirono che non era assolutamente nelle condizioni per un tentativo. La seconda salita fu realizzata solo nel 2015 dai francesi Lise Billon, Antoine Moineville, Diego Simari e Jérôme Sullivan. Nessuno ci aveva mai provato prima arrivando dal mare con il kayak.