Lecco: aumentano i cani e i gatti randagi

Lo denuncia l'onorevole Michela Vittoria Brambilla

Michela Vittoria Brambilla

Michela Vittoria Brambilla

Lecco, 23 settembre 2016 – Aumentano i cani e i gatti randagi in provincia. Lo denuncia l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente, i cui operatori dal 2003 gestiscono il canile sanitario di Lecco

Quest'estate, dall'1 giugno al 31 agosto, sono stati recuperati 158 cani contro i 142 dello stesso periodo dell'anno scorso e 35 gatti contro i 26 del 2015. Ottantasette cani sono stati restituiti ai proprietari, 58 sono ospitati in canile, 9 dati in affido e 4 deceduti. Si tratta di una variazione modesta ma che conferma la sensazione di un peggioramento, soprattutto per quanto riguarda il saldo tra entrate ed uscite nel canile: aumenta infatti il numero di cani che vi rimangono. I mici invece sono più “fortunati”: quando sono feriti o in difficoltà, una volta guariti possono essere rimessi in libertà.

“Si tratta di numeri relativamente bassi, manteniamo la situazione sotto controllo rispetto alle dimensioni davvero emergenziali che il problema assume in altri territori del Paese – commenta l'ex ministro -. Del resto,sono davvero tanti anni che ci prendiamo cura dei cani e gatti dei lecchesi ed i nostri volontari hanno maturato grande esperienza nel gestire anche le situazioni più difficili. Il ruolo sociale che la nostra associazione svolge ogni giorno è davvero prezioso per tutti coloro che amano gli animali e voglio vedere tutelato il loro benessere”. E ancora: “Quella del randagismo è una piaga che non va mai sottovalutata. Nel complesso i lecchesi amano i propri animali e si comportano di conseguenza, anche in una fase di crisi economica, difficile per i bilanci delle famiglie. Ma è ancora troppo diffusa l'abitudine di lasciare il cane libero di vagare per le strade, così come troppo spesso la disattenzione di cancelli lasciati aperti é causa di molte fughe. Se tutti questi cani avessero il microchip sarebbe possibile individuare il loro proprietario e restituirglieli. Ma nella nostra provincia, ci sono ancora troppe persone che non rispettano l'obbligo di legge e non iscrivono quindi all'anagrafe canina il proprio piccolo amico”