Lecco: catturato Attila, il re della droga

Il narcotrafficante è stato fermato a Verona, era evaso dal carcere di Livorno nel 2015

Il pericoloso latitante arrestato

Il pericoloso latitante arrestato

Lecco, 2 dicembre 2016 - I finanzieri delle Fiamme gialle di Lecco hanno arrestato Attila, come si fa chiamare un pericoloso narcotrafficante latitante albanese di 31 anni, ricercato dal 2015. Lo hanno individuato e bloccato a Verona, a bordo di un suv Bmw X5 nuovo. Si trovava in compagnia di due giovani e avvenenti connazionali, probabilmente delle escort. L'uomo fungeva da broker o piazzista di grosse partite di hashish dal Nord Africa all'Italia, attraverso la Spagna e la Francia, e riforniva di droga i grossisti delle piazze della provincia e della Brianza.

Attila era evaso per la seconda volta dal carcere di Porto Azzurro di Livorno nel 2015, approfittando di un permesso premio, dopo essere stato arrestato perché gestiva una vera e propria raffineria di cocaina e eroina in un appartamento di Pisa. Rintracciarlo e identificarlo non è stato affatto semplice, faceva avanti e indietro dal suo Paese d'origine con soggiorni frequenti anche in Ungheria e inoltre per evitare di essere identificato si sarebbe anche sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica per cambiare i connotati. I baschi verdi, coordinati dal sostituto procuratore di Monza Alessandro Pepè e guidati dal tenente colonnello Mario Leone Piccinni a capo del Nucleo di Polizia tributaria del comando provinciale della Finanza lecchese, hanno utilizzato tutte le più moderne tecnologie per localizzarlo, dai droni, alle intercettazioni telefoniche a veri e propri dispositivi degni di operazioni da guerra elettronica.

Ha cercato di sostenere di non essere lui, mostrando documenti di identità falsi, ma non è servito a nulla. I baschi verdi lo hanno circondato armi in pugno, bloccando ogni possibile vie di fuga. Temevano in una sua reazione, si tratta di un criminale ritenuto molto pericoloso. Quando ha compreso di non avere scampo la "primula rossa" non ha potuto altro che arrendersi.