Mandello, tenta una truffa milionaria alla Gilardoni Raggi X

Gli agenti della Polizia locale di mandello hanno smascherato un pregiudicato che tentava di raggirare l'azienda

Giorgio Valli

Giorgio Valli

Mandello (Lecco), 12 dicembre 2017 -  La polizia locale di Mandello, guidata dal comandante Mario Modica, in seguito ad accurate indagini è riuscita a smascherare una truffa a danno della nota azienda mandellese “Giladoni Raggi X”. E’ emerso che tale Giorgio Valle, nato a Sondrio il 7 novembre 1950, senza fissa dimora, dopo essere stato espulso dalla Francia in seguito a una condanna comminata in quel paese, aveva dapprima utilizzato un alloggio presso una casa vacanze di Mandello, allontanandosi poi senza pagare il dovuto e fornendo un documento di identità francese falso. La titolare della casa vacanze ha presentato alla Polizia locale formale querela per l’insolvenza perpetrata dal Valle e così si dava il via alle indagini per risalire alla vera identità del soggetto che, nel frattempo, si stava adoperando per raggirare la ditta “Giladoni Raggi X” proponendosi quale intermediario per importanti forniture di apparecchiature industriali con società petrolchimiche algerine. La truffa alla Gilardoni era ben congegnata, con indirizzi di posta elettronica fasulli e richiamanti società inesistenti, note spese di fantasia per indurre la ditta Gilardoni ad anticipare denaro e millantando contatti con importanti aziende e governo Algerini; il tutto fornendo documenti di identità francesi - fasulli - e ipotizzando anche una possibile visita all’azienda di Mandello di un ministro algerino.

La truffa internazionale è stata bloccata sul nascere in seguito all’intervento di personale della Polizia locale, con gli agenti Linda Cassinelli, Nicola Airò, Luca Boscolo e Pantaleone Prochilo,che l'ha fermato alla guida di un’autovettura con targa francese, appena uscito dalla ditta Gilardoni. In precedenza, avendo scoperto il raggiro, erano già stati presi accordi con la dirigenza della ditta e fotocopiate una serie di banconote. In seguito a perquisizione iValle risultava essere in possesso di 1.150 euro in contanti, consegnati poco prima dalla Gilardoni per le spese sostenute per le prime attività di intermediazione nell’affare algerino, a cui avrebbero dovuto seguire accordi per appalti, verosimilmente di centinaia di migliaia di euro. Dopo il fermo per identificazione e l’accompagnamento presso la polizia scientifica di Lecco emergeva la vera identità del Valle. Doveroso sottolineare la fondamentale collaborazione della Questura di Lecco nell’attività investigativa. La somma in denaro veniva sequestrata per la riconsegna alla Gilardoni e la vettura sottoposta a fermo amministrativo e, se non verrà ritirata, verrà venduta. Veniva perquisito il suo temporaneo domicilio di Lecco e venivano sequestrati due computer, un telefono cellulare e un tablet sottoposti agli esami tecnici del caso.

 Valle, non potendo essere arrestato, ad oggi, ha fatto perdere le sue tracce e si invita chiunque avesse sue notizie  a prestare attenzione e segnalarlo alla Polizia locale di Mandello, perché ha precedenti condanne e procedimenti penali in corso, sia in Italia sia in Francia, per truffa ed identità fasulle. Una nota di colore è rilevare la sua singolare capacità di mentire: a conoscenti ha riferito d’essere senza auto perché durante il controllo con la Polizia locale di Mandello un mozzicone di sigaretta era finto nel baule dando fuoco alla vettura.