Terrorismo, espulso ex imam di un centro culturale nel Lecchese

Il 39enne sarà scortato in aeroporto a Milano perché è considerato "pericoloso per la sicurezza nazionale a seguito della sua attività di predicatore estremista

Digos (foto di archivio)

Digos (foto di archivio)

Lecco, 31 ottobre 2017 - Espulso dall'Italia un ex imam itinerante kosovaro, domiciliato a Olgiate Molgora, centro della Brianza in provincia di Lecco. In base ai risultati dell'istruttoria svolta dai pm di Lecco, è considerato un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale a seguito della sua attività di predicatore estremista. 

I carabinieri di Lecco e il ROS hanno eseguito il decreto di espulsione nei confronti di Idriz Iderizovic, in passato imam presso un centro culturale islamico nel lecchese. Dalle indagini sono emersi i suoi collegamenti con predicatori che esprimono posizioni esplicitamente integraliste ed ultraradicali. Idrizovic effettuava frequenti collegamenti all'emittente radiofonica kosovara "Radio Bambus", che trasmette in bassa frequenza solo nella zona del villaggio di Restelica Gora (Kosovo) e nel resto del mondo via web. In tali circostanze, leggeva, traduceva e commentava passi del Corano, nonche' si intratteneva in dibattiti con persone che intervenivano in diretta attraverso Skype o Viber. Dall'attivita' di collaborazione tra il ROS e la Polizia tedesca e' emerso che Irizovic ha intrattenuto relazioni con la comunita' islamica kosovara presente in Germania, a Dortmund.

Per questo motivo, nel periodo compreso dall'8 al 15 dicembre dell'anno scorso, era stato in Germania per incontrare diversi connazionali e aveva frequentato più centri culturali islamici e moschee a Dortmund ed Hagen. Proprio in relazione alla sua frequentazione della comunità tedesca il kosovaro aveva richiesto il rilascio della carta di soggiorno in modo da poter lasciare l'Italia e trasferirsi in Germania per ricoprire l'incarico di imam in un centro culturale a Dortmund. Le autorità tedesche, però, nel mese di luglio di quest'anno lo avevano respinto al suo arrivo all'aeroporto di Colonia, notificandogli un provvedimento di divieto di ingresso nel loro territorio della durata di quattro anni, in quanto considerato 'predicatore d'odio' salafita, coinvolto nella radicalizzazione di 'combattenti stranieri' per lo Stato islamico. Idrizovic, sposato con una sua connazionale, era arrivato in Italia nel 2008 con i familiari e fino a giugno di quest'anno aveva un lavoro stabile in provincia di Bergamo come dipendente di una società cooperativa di Milano. Oggi, il 39enne verrà scortato in aeroporto a Milano: nelle ultime ore, il giudice di pace del Tribunale di Lecco ha convalidato il provvedimento d'espulsione firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti. Non si è appreso cosa ne sarà del resto della famiglia.