Mandello, nuovo blitz di Maria Cristina Gilardoni: intervengono i carabinieri

La presidente esautorata si presenta in azienda e minaccia di licenziare tutti. Tra quindici giorni il via al processo che la vede accusata di mobbing

Maria Cristina Gilardoni e i carabinieri

Maria Cristina Gilardoni e i carabinieri

Mandello, 4 luglio 2017 - Tra una quindicina di giorni dovrà comparire in tribunale per la prima udienza del processo penale che la vede accusata di “mobbing” nei confronti di cinquantina di dipendenti. Eppure Maria Cristina Gilardoni non si dà per vinta e ieri mattina ha tentato una nuova incursione all’interno della Gilardoni Raggi X, azienda che ha diretto per almeno quarant’anni e di cui peraltro è socia di maggioranza (detiene il 55% delle quote) ma nella quale non può più mettere piede dopo essere stata allontanata da una sentenza del tribunale civile di Milano. Incurante dei divieti, l’ottuagenaria “nonna-padrona” si è presentata all’ingresso dell’azienda di Mandello fondata dal padre negli anni ’40 come se nulla fosse e la guardia non ha avuto bisogno di chiederle chi fosse.

Una volta all'interno l’irriducibile Maria Cristina si sarebbe lanciata in un “j’accuse” collettivo minacciando di licenziare tutti i dipendenti che le si paravano di fronte. A quel punto, vedendola alterata, qualcuno ha pensato di chiamare i carabinieri che in un attimo si sono presentati in azienda riportando alla calma la signora Gilardoni e, di fatto, invitandola a lasciare quella che è e rimane la sua azienda. Non è la prima volta che la lady di ferro tenta un blitz. Era successo nei primi giorni dell’anno quando, complice anche il periodo di festività, Maria Cristina Gilardoni aveva tentato un altro blitz ma era stata fermata sulla soglia proprio dalla guardia giurata di turno quel giorno. Respinta all’ingresso si era lanciata in un profluvio di imprecazioni all’indirizzo del malcapitatato e poi, non contenta, aveva preso a bastonate i vetri (rompendoli) che la separavano dalla guardia tentando poi di forzare la maniglia dall’esterno. Anche quella volta erano dovuti intervenire i militari cercando di riportare l’anziana imprenditrice a più miti consigli. Nel frattempo il 19 luglio prossimo, come detto, davanti ai giudici del tribunale di Lecco si aprirà il processo che vede imputati tra gli altri l’ex presidente esautorata e l’ex responsabile del personale, Roberto Redaelli, accusati di maltrattamenti e angherie da una trentina di dipendenti che si erano rivolti alla questura.

Il giorno prima invece, davanti al giudice del Lavoro, si discuterà invece il ricorso dello stesso Roberto Redaelli che ha impugnato il licenziamento della Gilardoni Raggi X e chiede di essere reintegrato nel suo posto di lavoro. Un luglio caldo, caldissimo per l’azienda di Mandello che continua a rimanere nell’occhio del ciclone.