Gilardoni, "silurato" Redaelli: è stato licenziato per giusta causa

Maltrattava i dipendenti: l'ex direttore del personale non è più un dipendente della Gilardoni Raggi X

La Gilardoni Raggi X

La Gilardoni Raggi X

Mandello, 24 novembre 2016 - Roberto Redaelli non è più un dipendente della Gilardoni Raggi X. L’ultima bomba esplosa all’azienda di Mandello riguarda proprio il chiacchieratissimo ex direttore del personale che, novello Robespierre, finisce ghigliottinato e lui stesso vittima di quel clima di terrore instaurato in azienda. É notizia di questa ore che l’amministratore giudiziario Marco Taccani ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro per giusta causa con Roberto Redaelli, che peraltro era già stato costretto alle ferie forzate.

Era stato allontanato dall’azienda insieme alla presidentissima Maria Cristina Gilardoni, figlia del fondatore Arturo e azionista di maggioranza di cui l’ex responsabile del personale era il fidato braccio destro. Erano stati entrambi allontanati perchè accusati di aver maltrattato i dipendenti: per questo alcuni di loro avevano scelto di andarsene volontariamente, altri erano stati licenziati, quasi tutti però avevano deciso di presentare denuncia in questura. Ne è nata un’inchiesta gestita dalla Digos che potrebbe sfociare in un procedimento penale nei confronti dei due e nel frattempo però il tribunale di Milano ha deciso di accogliere il ricorso dello stesso Marco Taccani e di affidare a lui la gestione dell’azienda di famiglia. É storia di un paio di mesi fa e i due «defenestrati» non l’avevano presa benissimo: il giorno successivo Maria Cristina Gilardoni si era presentata davanti ai cancella della «sua» azienda chiedendo di entrare. Solo l’intervento del legale di fiducia l’aveva convinta, suo malgrado, a fare innestare la retromarcia e a tornare a casa.

Tentativo fallito anche per Roberto Redaelli che lunedì mattina, al rientro dalle ferie forzate, voleva sedersi di nuovo sulla propria scrivania come se nulla fosse. Marco Taccani prima aveva tentato di convincerlo con le buone, poi aveva dovuto chiamare i carabinieri per allontanarlo. Poche ore dopo un’altra doccia fredda: ora tocca al «tagliatore di teste» finire sotto la ghigliottina.