Leo il senzatetto rinasce grazie agli amici della Derviese

Una storia di solidarietà a lieto fine

Leardo Barbieri

Leardo Barbieri

Dervio, 22 novembre 2017 - Una storia di solidarietà a lieto fine quella che è andata in scena a Dervio dove l’Unione sportiva derviese ha accolto un senzatetto che è riuscito a riprendersi dal momento difficile della sua vita e a ripartire con un nuovo lavoro. La storia è quella di Leardo Barbieri, arrivato tempo fa sul Lario per una relazione sentimentale, ma che poi si è ritrovato senza casa e lavoro. Barbieri prima dormì per diversi mesi in una tenda nel giardino della vecchia casa parrocchiale di Dervio, poi arrivarono forti piogge e così fu costretto a trasferirsi a dormire nella propria auto.

In quel periodo ci furono i primi contatti con la dirigenza e i calciatori della Usd che, vedendolo in difficoltà, decisero di assegnargli alcuni piccoli lavori di manutenzione in modo da potergli dare qualche soldo per aiutarlo. «Ha cominciato a gironzolare qui e così lo abbiamo conosciuto - spiega il consigliere della Usd Angelo Sandonini -, poi abbiamo saputo della sua storia e delle difficoltà che stava attraversando. Tutto è andato avanti fino al gennaio scorso quando l’inverno era particolarmente freddo e sapendo che dormiva in auto, abbiamo deciso di lasciarlo dormire negli spogliatoi così che potesse stare al caldo. Per ricambiare la cortesia lui puliva la struttura e poi ha iniziato anche a guidare il pullmino della società. Ci è sembrata una cosa giusta da fare anche se qualcuno ci criticava. Con noi Leardo si è sempre comportato correttamente». Ora Barbieri ha trovato lavoro in una cooperativa di servizi ed è occupato in una officina meccanica. Questo gli sta permettendo di riprendersi e a giorni dovrebbe firmare un contratto d’affitto per ritornare a vivere in una casa normale.

«Abbiamo trovato questa persona in difficoltà - spiega Sandonini -, e gli abbiamo dato una mano, non ci vedo nulla di eroico o di oltraggioso, pensando alle critiche. Tante persone fanno gesti generosi e altruisti che non vengono pubblicizzati. Lui continua a fare le cose che faceva prima per noi. Anzi,durante il colloquio di lavoro ha spiegato che alle 16 avrebbe dovuto smettere perché doveva andare a guidare il pullmino della Derviese e non voleva lasciare la società in difficoltà». «Posso solo dire che con noi si è sempre comportato in modo serio e riconoscente compreso questo ultimo gesto». Infine i dirigenti della società hanno ringraziato le istituzioni, il sindaco Davide Vassena, «per la comprensione e l’appoggio fornitoci e auguriamo a Leandro ogni bene».