Il riscatto di Kwadzo sulla canoa: in Nazionale con la Canottieri

Orfano in Ghana, affidato a una famiglia di lecchesi ora veste la maglia Azzurra nella paracanoa

Kwadzo Klokpah

Kwadzo Klokpah

Dervio (Lecco), 13 aprile 2017 -  È una storia di sacrifici, di fatica ma anche e soprattutto di riscatto quella di Kwadzo Klokpah, atleta di 28 anni di Dervio, che ha raggiunto l’obiettivo di indossare la maglia azzurra della Nazionale di paracanoa in vista della Coppa del mondo che si disputerà in Ungheria. Klokpah è originario del Ghana, dove è nato, dove è rimasto orfano e dove da piccolo ha subito l’amputazione di parte della gamba destra. Nel 2000 è stato affidato a una famiglia di lecchesi che lo ha portato in Italia per curarlo e poi lo ha adottato. Si è perfettamente integrato nella nuova realtà, ha conseguito il diploma superiore e trovato lavoro.

La sua vera passione però è appunto la canoa, nonostante sia stato sottoposto a diversi interventi chirurgici. I dirigenti della Canottieri Lecco, una società prestigiosa da cui hanno preso il largo campioni del calibro di Antonio Rossi, plurimedagliato olimpico e ora assessore regionale allo Sport, sono rimasti talmente colpiti dalla sua forza e dalla sua determinazione da scommettere su di lui e fondare una squadra di paracanoa costruita praticamente attorno a lui. E hanno fatto bene a puntare su Klokpah, perché al suo esordio ufficiale ha subito dimostrato tutto il talento conquistato tre medaglie ai Campionati italiani del 2016. Ora, dopo le ultime gare a cui ha partecipato a Mantova settimana scorsa, è giunta anche la convocazione in Nazionale. Il vice campione italiano dei 500 e dei 3 metri e bronzo sui 200 è diventato così un azzurro e a maggio gareggerà per la Coppa del mondo in Ungheria a Szeged.

 «È una grande soddisfazione per me che da questo Paese ho ricevuto tanto e a cui spero di poter restituire qualcosa con il mio impegno nello sport – commenta lo sportivo della Canottieri Lecco –. È difficile spiegare la gioia e l’emozione di un risultato come questo, un risultato a cui ogni atleta ambisce nella sua carriera. Sono particolarmente felice perché questa convocazione è arrivata in concomitanza con quella di Alessandro Gnecchi, un altro atleta della Canottieri che domenica ha vinto l’argento nei 500 metri a Mantova.

 Il mio riconoscimento e ringraziamento va alla Società che ha creduto in me, al presidente Marco Cariboni, agli allenatori Giovanni Lozza e Luisa Gilardi, al direttore tecnico della Nazionale Stefano Porcu, all’allenatore azzurro Filiberto Desideri e ai vari collaboratori che danno sempre il massimo. Spero di essere all’altezza delle aspettative. Di certo metterò tutto il mio impegno e le mie capacità per fare onore all’Italia, anche se so che in Ungheria sarà una competizione durissima». Il sogno per lui resta sempre quello di approdare alle Olimpiadi di Tokyo del 2020, che mai come adesso sembrano essere veramente alla sua portata.