Altri 18 mesi di calvario per gli sfollati della "Grossi"

A due anni e mezzo dal crollo, gli studenti della scuola media sono ancora ospiti dell'Istituo don Guanella

I vigili del fuoco intervenuti il giorno del crollo

I vigili del fuoco intervenuti il giorno del crollo

Lecco, 21 febbraio 2017 - Dovranno attendere ancora un anno e mezzo prima di rientrare nella propria scuola. È la sorte degli studenti della Tommaso Grossi di Lecco, che dall’ottobre 2014 si trovano al vicino Don Guanella. Il crollo parziale del soffitto dell’edificio di via Ghislanzoni provocò l’esodo forzato dei giovani. Di fatto per quattro anni gli studenti non saranno nelle proprie aule perché il palazzo sarà completamente da rifare. «Per la rimessa a nuovo dell’edificio sono a disposizione a bilancio un milione e trecentomila euro – spiega l’assessore all’Istruzione Salvatore Rizzolino –. Di questi, trecentomila euro sono già in fase di spesa per il progettista e per il progetto, che sarà pronto a breve e i lavori partiranno al più presto possibile per consentire alla scuola di riaprire per l’inizio dell’anno scolastico 2018-2019».

Sono sei le classi spostate nel vicino istituto don Guanella, ovvero le due prime, seconde e terze, A e B. L’idea di Palazzo Bovara è quella di ricostruire l’istituto, non di mettere qualche toppa utile solo nel breve periodo. Quindi il progetto a cui si sta lavorando è di rifare il terzo piano, dove si troverebbero gli studenti della Tommaso Grossi. E così i tempi si sono dilatati: non si poteva intervenire immediatamente – salvo i lavori in somma urgenza per stabilizzare il piano – a causa dell’anno scolastico in corso. Poi c’è stato il tempo necessario per il bando di gara per il progetto e, soprattutto, per reperire i soldi necessari. Un controsoffitto in lamiera crollò nel tardo pomeriggio in un’aula dove, per puro caso, non si trovava nessuno al momento dell’incidente. Nel locale accanto, però, alcuni insegnanti stavano tenendo una riunione e hanno quindi sentito il botto. Immediatamente quindi si erano catapultati nell’altra stanza, constatando così con i propri occhi la grave situazione. Dalla scuola era partita una chiamata ai vigili del fuoco di Lecco, intervenuti in pochi minuti mettendo in sicurezza l’aula e verificando che lo stabile non avesse subìto ulteriori danni. Nel plesso, oltre alle centinaia di studenti della scuola media (che in quel momento erano a casa), si trovano anche gli iscritti al liceo classico Alessandro Manzoni. Un caso lampante di incuria degli edifici pubblici, soprattutto scolastici, nella provincia di Lecco.