Consonno, il riscatto del villaggio fantasma: qui il nascondino prenota le Olimpiadi

L’evento goliardico a Consonno per la settima edizione dei Campionati

Campionato di nascondino a Consonno (Cardini)

Campionato di nascondino a Consonno (Cardini)

Olginate, 4 settembre 2016 - A vederla da fuori potrebbe sembrare un raduno hippie post moderno. E invece è la manifestazione più importante al mondo di uno sport nuovissimo, visionato anche dalla Commissione olimpica per Tokyo 2020. Va in scena questo fine settimana la VII edizione dei Campionati Mondiali di Nascondino. E la location non è presa a caso: le 64 squadre provenienti da Italia, Francia, Belgio, Stati Uniti e Svizzera, si stanno sfidando a Consonno, ex paese dei balocchi, ora villaggio fantasma nel Comune di Olginate. Così a pochi chilometri da Lecco, tra prati e boschi, le squadre sono state suddivise in quattro gironi, dai quali emergeranno 16 finaliste e una sola squadra vincitrice della Foglia di Fico d’Oro. Un evento importante, ma allo stesso tempo goliardico, nato a Bergamo nel 2010 da un’idea di CTRL magazine ed è il primo campionato mondiale di specialità. Il nascondino infatti è un gioco praticato sin dalla notte dei tempi in ogni angolo del mondo, che ora è stato regolamentato e si sta diffondendo a macchia d’olio. Le gare si sviluppano in diverse manche, ciascuna delle quali è giocata da un componente di ognuno dei team che si nasconde nel campo da gioco, dietro alcuni ostacoli. La squadra di cercatori sarà fissa e neutrale: il compito è affidato a giocatori di football americano e di rugby che per massa e atletismo incarnano le caratteristiche necessarie per svolgere il ruolo e onorare al meglio la componente sportiva e agonistica del nascondino. E infatti questo compito tocca ai giocatori del Rugby Lumezzane. Le squadre sono state create tra gruppi di amici, ma alcune si sono anche formate in loco, perché la disciplina non prevede ancora una vera e propria federazione.

Qualcosa però si muove. «Abbiamo intenzione di creare un circuito con varie tappe – spiega Simone Maffioletti, responsabile della parte sportiva della manifestazione – e Consonno potrebbe rimanere. L’abbiamo scelto perché è il paese fantasma e creava un alone di mistero all’iniziativa e siamo felici di questa scelta, visto che siamo stati trattati benissimo dal Comune e dalle associazioni». E chissà che il villaggio abbandonato non diventi la capitale di uno sport spettacolare che potrebbe fare successo alle Olimpiadi. La strada è lunga, «ma ogni anno registriamo sempre più partecipanti e spettatori» affermano con soddisfazione gli organizzatori.