Civate, il nuovo cavalcavia di Isella sarà tutto di acciaio

Non sarà pronto prima del 2018

Il cavalcavia di Isella

Il cavalcavia di Isella

Civate (Lecco), 23 aprile 2017 - Niente cemento armato, per il futuro cavalcavia di Isella di Civate sarà utilizzato esclusivamente solido e resistente acciaio Cor-ten immune alla corrosione. Lo ha annunciato venerdì sera il sindaco Baldassare Mauri in occasione del consiglio comunale straordinario indetto all’aperto proprio per tracciare il punto sulla situazione del rifacimento del ponte, chiuso ormai da più di cinque mesi, all’indomani del disastro del crollo di quello gemello di Annone Brianza. All’appuntamento, che si è svolto sulle sponde del lago di Annone, hanno preso parte molti amministratori provinciali e locali guidati dal presidente Flavio Polano, insieme ai consiglieri regionali Raffaele Straniero del Pd, Mauro Piazza di Lombardia popolare e Antonella Formenti del Carroccio, i deputati democratici Veronica Tentori e Gian Mario Fragomeli e il sentore leghista Paolo Arrigoni. Il primo cittadino ha anche messo sul piatto 100mila euro di soldi municipali per contribuire alla costruzione dell’infrastruttura, nella speranza che il tesoretto possa servire per accelerare i tempi del progetto, di cui si stanno già occupando gli ingegneri e gli architetti di Anas, confidando che altri colleghi ne seguano l’esempio.

«Se tutto procederà come auspichiamo entro la fine dell’anno si potrà procedere ai lavori – ha esortato il sindaco -. L’obiettivo è di disporre di un nuovo viadotto entro i primi mesi del 2018, al più tardi entro Natale sempre del 2018». Intanto per giovedì, il 27 aprile, a Roma è stato convocato un tavolo tecnico al ministero delle Infrastrutture dove tutti si aspettano venga concordato un cronoprogramma preciso e anche soluzioni per riaprire quanto prima il ponte di Isella al traffico veicolare, almeno quello leggero. I residenti e non solo sono infatti costretti a lunghi giri per superare la sottostante Superstrada 36, diventata una sorta di cortina d’asfalto invalicabile, a causa della chiusura anche di altri cavalcavia sempre in seguito al collasso di quello di Annone, con quanto ne consegue in termini di perdita di tempo, inquinamento e traffico.