Casatenovo, da Roma a Brindisi a piedi per la ricerca anti-cancro

Roberto Sala ha ripreso il cammino nonostante la malattia per sensibilizzare le persone sull'importanza della ricerca scientifica per battere il tumore

Roberto Sala

Roberto Sala

Casatenovo (Lecco), 3 giugno 2017 - Da Roma a Brindisi a piedi, quasi 750 chilometri sull’antica via Francigena, come un novello pellegrino, in nome della ricerca scientifica contro il cancro, per sostenere attraverso il 5 per mille gli operatori della fondazione Ieo-Ccm di Milano. Dopo aver attraversato nel 2016 l’Italia dal nord al centro, dal valico del San Gran Bernardo fino alla Capitale, sempre a passo di marcia, il 58enne di Casatenovo Roberto Sala ha ripreso il cammino. «A sorpresa, senza clamori, come le rondini, anche i camminatori tornano a primavera – racconta – Ho ricominciato il mio cammino lungo la via Fracigena a sostegno del 5 per mille per la ricerca oncologica e per i ricercatori della fondazione Ieo-Ccm». Ha raggiunto la città eterna, laddove aveva interrotto la prima parte del suo percorso, in treno, poi, via, a piedi, con lo zaino in spalla.

Durante la pausa si è sottoposto agli accertamenti medici. Il brianzolo infatti da tempo è malato, un cancro sta minando il suo fisico, prima la mandibola per ricostruire la quale chirurghi gli hanno completamente asportato un perone, poi le corde vocali e infine i polmoni. È stato operato parecchie volte e sottoposto a molte terapie, il male non è sconfitto ma le cure ne hanno rallentato l’avanzata, allungando notevolmente l’aspettativa di vita. «Spero che in tanti mi facciano sentire l’appoggio e il sostegno, purtroppo non sono riuscito ad allenarmi molto. Io però non ho timore delle sfide». Si è già lasciato alle spalle Castel Gandolfo, la zona dei laghi laziali, Velletri, Fossanova, Terracina, Formia, Sessa Aurunca, Teano, Capua, Santa Maria Capua Vetere, Caserta.

Durante il tragitto sin qui affrontato ne ha approfittato pure per piacevoli fuori programma, come il lancio agganciato ad una teleferica e un volo su un aereo da turismo. Ma soprattutto ha incontrato molte persone, per raccontare la sua storia, spiegare i motivi della sua impresa, semplicemente condividere un tratto di sentiero. «Il cancro oggi lo si può battere, non sempre purtroppo, ma a volte sì, proprio grazie alla ricerca. – spiega -. A volte il tumore torna, cambia forma ma torna, e allora ritrovare forza e devi ripartire da capo». Proprio come ha fatto e sta facendo lui.