Casatenovo, polpette alla stricnina: avvelenato un terzo cane

E' il terzo episodio in appena due settimane

Cane setter in una foto di repertorio

Cane setter in una foto di repertorio

Casatenovo (Lecco), 9 novembre 2017 – Bocconi alla stricnina nei campi e nei boschi di Casatenovo. Ad andarci di mezzo è stato un cane da caccia, un setter di razza. E' il terzo caso in meno di due settimane. A fine ottobre era toccato ad un incrocio di labrador, che poi si è fortunatamente ristabilito completamente, e un golden retriever, che invece è ancora ricoverato in una clinica veterinaria dove si trova anche l'ultimo animale intossicato.

Tutte le polpette al veleno sono state disseminate sempre nei campi e nei boschi di Rogoredo di Casatenovo. “Attenzione, altro caso di avvelenamento a Casatenovo – spiegano dalla clinica veterinaria Valcurone di Lomaniga di Missaglia, dove i proprietari hanno portato le loro bestiole -. Sono già stati allertati anche i carabinieri! Vi consigliamo di porre la massima attenzione con i vostri cani per chi abita nella zona!”. “Purtroppo ci capita spesso di accudire animali avvelenati, solitamente tramite topicida, a volte però, come in questi ultimi frangenti, anche con la stricnina, sebbene si tratti di una sostanza proibita che non dovrebbe neppure essere in vendita – aggiungono i veterinari -. Eppure mediamente ogni anno ci occupiamo di una mezza dozzina di casi di avvelenamento da stricnina, un fenomeno molto inquietante, perché si tratta di un veleno letale pure per gli esseri umani”.

Che i bocconi tossici siano stati gettati a terra di proposito ormai non sussistono dubbi, ammesso e non concesso che qualcuno ancora ne dubitasse. Resta però da stabilire chi sia stato a compiere un gesto simile: si ipotizza o qualche doppietta, oppure i proprietari dei terreni del circondario, infastiditi dalla presenza di cani.