La centralina in tilt per il caldo: campane impazzite nella notte

Monsignor Cecchin: "Chiedo scusa per il disagio"

Monsignor Franco Cecchin, prevosto della città (Cardini)

Monsignor Franco Cecchin, prevosto della città (Cardini)

Lecco, 23 giugno 2017 - Una scampanata del tutto inattesa ha svegliato mezza città in piena notte. É successo ieri sera, attorno a mezzanotte, quando le campane della Basilica di Lecco hanno cominciato a suonare all’impazzata per qualche minuto, come se fosse mezzogiorno e non mezzanotte. Questa volta Frà Martino, il più noto tra i “campanari”, non c’entra proprio nulla: tutta colpa invece della grande afa di questi giorni che ha mandato in tilt la centralina della chiesa dedicata al patrono della città, San Nicolò. Lo racconta lo stesso monsignor Franco Cecchin, pure lui colto di sorpresa dall’improvvisa scampanata furoiprogramma.

«Ero già a letto - ci racconta il prevosto della città - quando ho sentito partire le campane. Anch’io sono stato sorpreso e lì per lì mi sono chiesto se mi fossi dimenticato di una elezione, chessò di qualche vescovo o arcivescovo. Invece poi mi sono reso conto che qualcosa non stava funzionando». Anche perchè il telefono della canonica ha cominciato a suonare pure lui all’impazzata ma questa volta non per il caldo. «Più di un parrocchiano allarmato, soprattutto quanti abitano vicino alla chiesa, mi ha chiamato per chiedermi per qualche motivo le campane stessero suonando a quell’ora». A monsignor Cecchin è bastato scendere dal letto e recarsi alla centralina del campanile per rendersi conto del guasto tecnico: i fusibili dell’impianto erano saltati per colpa di un eccesso di calore. «Mi scuso tanto con i lecchesi per il danno arrecato ma non è dipeso da noi».

andrea.morleo@ilgiorno.net