Lecco Calcio è salva, l'allenatore Bertolini: "Zaino in spalla fino al Resegone"

Il voto da mantenere dopo l'impresa firmata dalla sua squadra che ora riaccende l'interesse sul club fallito a dicembre

Alberto Bertolini, allenatore del Lecco

Alberto Bertolini, allenatore del Lecco

Lecco, 23 maggio 2017 - Quando vedrete Alberto “Bebeto” Bertolini con gli scarponi ai piedi e lo zaino in spalla in piazza Garibaldi non preoccupatevi. Il calcio è e sarà sempre nei suoi pensieri, ma (insieme al suo staff) dovrà pagare pegno per la salvezza della Calcio Lecco. «Abbiamo fatto un voto, quello di partire dal centro città e andare a piedi fino alla cima del Resegone - ci racconta –. Ora dobbiamo onorare questa promessa». L’artefice del miracolo che ha portato alla salvezza è lui. Il calcio è un gioco di squadra e ma grazie a lui un’accozzaglia di diciottenni e qualche discreto giocatore di categoria è riuscito a diventare un gruppo solido capace di un’impresa senza precedenti. «Il Lecco era fallito, la squadra era stata smembrata, non avevamo una rosa competitiva ed eravamo in fondo alla classifica. Siamo stati autori di qualcosa di davvero grande, abbiamo lavorato mesi per poter raggiungere un sogno». "Bebeto" è emozionato.

Dopo 14 anni da giocatore bluceleste, tra settore giovanile e prima squadra, ricordato all’unanimità come vecchia gloria lecchese, ora potrà vantare una salvezza miracolsa. Arrivò a ottobre per sostituire Stefano Cuoghi, se ne andò dopo pochi giorni perché aggredito da un personaggio vicino alla vecchia società salvo poi tornare a dicembre richiamato da Mario Motta. E ora ci terrebbe a rimanere. «Non mi faccio illusioni: ciò che mi importava di più era salvare il Lecco, sarò davvero contento se arriverà un imprenditore che dia solidità alla società. Vedremo quali saranno i piani, ma se mi contatteranno io ci sarò». Bertolini elogia il gruppo, soprattutto «coloro che hanno giocato di meno, ma si sono comunque allenati al 100% permettendo a tutti di migliorare». Ora è tempo di festeggiare per allenatore e formazione. Giovedì i giocatori e lo staff tecnico si ritroveranno per una rimpatriata prima del meritato riposo. Poi si penserà, davvero, solamente all’asta di lunedì.