"Giù le mani dal centro sportivo": mobilitazione per salvare il Bione

Genitori e frequentatori del centro si sono ritrovati davanti all’ingresso

La mobilitazione contro la chiusura del Bione

La mobilitazione contro la chiusura del Bione

Lecco, 22 gennaio 2017 - «No alla chiusura del Bione», è scritto sullo striscione esposto davanti al centro sportivo di Lecco che, nella mattina di ieri, un gruppetto di frequentatori e genitori ha srotolato fuori dalla struttura per manifestare contro la chiusura degli impianti. «Dopo anni in cui cercavo uno sport adatto a mio figlio, a settembre l’ho iscritto al corso di nuoto qui – racconta Elisabetta Caucia –. Ha dieci anni e si trova bene, gli piace davvero, ma ora è arrivata la doccia fredda della probabile chiusura. È un vero problema anche perché tutti gli atleti che ci sono qui non possono trasferirsi nelle piscine vicine, sarebbero troppi. Il vero problema è che Lecco sta diventando una città sempre più vuota: spariti i cinema, chiudono alcune scuole e ora a rischio anche il centro sportivo. Ed è un vero peccato, anche perché qui sono cresciuti anche tanti ottimi atleti». Pure Andrea Ceroni ha i figli che nuotano al Bione. «Ho visto tante piscine in giro per l’Italia, ma una situazione del genere è nuova – sottolinea –, ci sono centri sportivi molto più piccoli, ma che sono veri e propri gioiellini. Qui invece è stato lasciato tutto al degrado e la politica ha una grave colpa: ho assistito a commissioni comunali in cui nessuno sapeva nulla del Bione e si parlava di monetizzare il parcheggio. Ma prima si riqualifichi la struttura». Insieme a genitori e frequentatori è arrivato anche Fabio Gerosa, segretario provinciale Slc Cgil.

«Siamo in attesa di capire che accadrà al centro. Sta di fatto che ci sono circa cinquanta lavoratori, tra dipendenti e collaboratori, che rischiano il posto, alcuni qui anche da dieci anni – indica –. Si tratta poi di un impianto molto frequentato, soprattutto da ragazzini, il che porterebbe a disagi per tutti, lavoratori e famiglie. Per questo auspichiamo che in Comune si trovi una soluzione, anche per il valore culturale dello sport». Sul posto sono arrivati anche alcuni amministratori «Stiamo lavorando per trovare una soluzione e tenere aperto il centro sportivo Bione – dichiara l’assessore allo Sport Stefano Gheza –. L’indirizzo politico che abbiamo dato agli uffici è quello di cercare un modo per risolvere il problema che purtroppo si è creato con l’ultima riforma degli appalti, ma anche la diversità di vedute con Finlombarda, che ha portato alla mancata pubblicazione del bando».

Insieme a lui anche Corrado Valsecchi, assessore al Patrimonio e ai Lavori pubblici. «Ci prendiamo le responsabilità sui nostri errori, ma ultimamente si è scoperchiato il vaso di Pandora – afferma –: il centro deve rimanere aperto, la giunta sta lavorando unita per trovare una soluzione, e tutti remiamo dalla stessa parte, per questo stiamo ragionando con i dirigenti e con la Sport management».