Profughi barricati nella struttura di accoglienza, protesta e polemiche a Ballabio

Forze dell'ordine presidiano l'area, le critiche del sindaco

Profughi a Lecco

Profughi a Lecco

Ballabio (Lecco), 22 luglio 2015 - Diverse pattuglie di Polizia, Carabinieri e Polizia Locale sono confluite di fronte alla struttura privata che, nel comune di Ballabio, ospita gruppi di profughi. «Gli stranieri, infatti, hanno inscenato una ribellione – spiegano in municipio - barricandosi all'interno della struttura. La protesta è relativa al trattamento loro riservato dall'organizzazione che li ha in carico: in particolare, i presunti profughi, che sosterrebbero di essere fuggiti da guerre e carestie, lamentano che il cibo sia semplicemente quello di una mensa e, dunque, non del livello a cui loro aspirano; protestano, inoltre, per altri dettagli della struttura, non conformi alle loro aspettative, tra cui l'acqua di bagni e docce che, a loro dire, non sarebbe sempre così calda come loro gradirebbero».

Sulla vicenda interviene il sindaco di Ballabio Alessandra Consonni che è molto critica: «Quello che sta accadendo a Ballabio, nel bel mezzo del periodo turistico è inaccettabile. Lo spiegamento di forze dell'ordine sulla via provinciale, certo non è un invito a concedersi una rilassante vacanza nel nostro paese. Questo episodio - aggiunge - alla luce delle sue motivazioni, inoltre suscita tensione e rabbia tra i ballabiesi che, in quanto contribuenti, pagano a queste persone vitto e alloggio. Nel giro di pochi giorni, con l'arrivo dei nuovi profughi, si sono già registrate due nuove vicende allarmanti, che hanno richiesto l'invio delle forze dell'ordine nel nostro paese: la bagarre inscenata per festeggiare la fine del ramadan e, oggi, l'occupazione del centro che li ospita».