Sei autovelox: stangata servita sulla strada per la Valtellina

Lecco, gli automobilisti chiedono sicurezza ma arrivano multe

Autovelox

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Lecco, 29 maggio 2017 -  La superstrada 36, resa famigerata a livello nazionale dal cavalcavia caduto che ha ucciso un automobilista l’ottobre scorso, una delle strade più trafficate d’Italia, ora registra l’arrivo di nuovi autovelox in postazione fissa. La “retorica di Stato” snocciolata da Anas e Polstrada vuole che “i rilevatori fissi di velocità” servano non per fare cassa ma per aumentare la sicurezza. Fatto sta che per ora sono quattro gli apparecchi piazzati in prossimità dei distributori tra Mandello e Abbadia e a Colico all’altezza della galleria Chiaro, ma altri due sul territorio comunale di Lierna potrebbero arrivare a breve. Il conto alla rovescia per l’accensione degli apparecchi è partito e nel giro di pochi giorni superare i 90 chilometri orari porterà a salatissime sanzionie alla perdita di punti della patente. Proprio i 90 all’ora erano stati, meno di un anno fa, al centro di una grossa polemica con tanto di raccolta firme ma il limite non è più stato riportato ai 100.

Una nuova protesta, con accuse su Facebook e comunicati stampa, per la poca sicurezza che contraddistingue questa strada è partita ma difficilmente cambierà qualcosa. Anche i partiti hanno manifestato disappunto per la scelta di usare gli autovelox per aumentare la sicurezza invece di fare interventi strutturali sull’arteria dove ogni giorno passano mediamente 20mila veicoli con punte vicino ai 40mila per i periodi di ferie. Dalla Lega al Pdl sono numerose le critiche di fronte a una strada come quella del segretario provinciale dei Lumbard Flavio Nogara: «Semplicemente pazzesco! L’Anas prima abbassa i limiti di velocità sulla Super 36 e poi posiziona gli autovelox per punire chi supera i nuovi limiti. Pazzesco perchè il limite non è dovuto sicuramente alla pericolosità determinata da automobilisti indisciplinati, ma dalle pessime condizioni del manto stradale». Mentre il consigliere regionale Mauro Piazza ha dichiarato: “Una delle strade statali più trafficate d’Italia necessita innanzitutto di interventi sostanziali di manutenzione e riqualificazione. Gli autovelox potevano anche attendere”. Fatto sta che il manto stradale è costellato di buche e avvallamenti, gli allagamenti sono all’ordine del giorno in caso di piogge. La manutenzione della Superstrada 36 è così scarsa che in diversi punti gli alberi coprono i cartelli stradali e nelle piazzole per la sosta si accumulano enormi mucchi di pattumiera. Ma uno degli aspetti più pericolosi per la sicurezza sono le condizioni dei guard rail che sono in diversi punti rotti, mancanti e non in grado di sostenere ulteriori urti.