Lecco, 5 giugno 2014 - Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Lecco, Giuseppina Panizzoli, si è insediata il 21 maggio dopo la nomina ricevuta dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. Venuta a Lecco d’urgenza dopo che il direttore generale Mauro Lovisari è stato indagato dalla Procura e quindi sospeso da Maroni, la Panizzoli si è messa subito al lavoro nell’ufficio dell’ex direttore. Una delle prime iniziative è stata quella di chiedere un preventivo per posare il parquet all’interno del suo nuovo ufficio togliendo così la moquette, oltre a sostituire la porta esistente con una in cristallo apribile elettricamente.

Il preventivo si aggira intorno ai 12mila euro. La notizia sta facendo il giro dei diversi ospedali a cui la Panizzoli è stata messa a capo e la polemica sta montando soprattutto alla luce del fatto che diversi settori da tempo richiedono finanziamenti anche per piccolissimi interventi o per nuove apparecchiature, richieste che però sembrano non ricevere risposta positiva. I preventivi chiesti dal commissario straordinario sorprendono soprattutto se si pensa che l’incarico della dottoressa Panizzoli scadrà il 30 giugno, quando terminerà anche il lavoro della Commissione d’inchiesta sull’operato dei direttori ospedalieri e delle Asl.

Appare inspiegabile che, a fronte di un’immane mole di lavoro e a così poco tempo a disposizione, tra le prime preoccupazioni del commissario ci sia l’abbellimento del proprio ufficio. In serata, l’Ufficio relazioni esterne in una nota ha fatto sapere che «relativamente a presunte ipotesi di ristrutturazione degli spazi della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco, si precisa che non sussiste, e tanto meno è programmata, alcuna iniziativa che vada in questa direzione».