Colico, 12 maggio 2014 - L'apertura della Superstrada 36 annunciata per metà luglio, con un mese di ritardo rispetto ai tempi previsti, rappresenta l’ennesima tegola che si abbatte sul territorio. C’è tanta amarezza e rabbia da parte di amministratori e operatori commerciali. Claudio Fomasi, presidente dell’associazione dei commercianti «Viva Colico» commenta: «È un disastro, ci rovinano un’altra stagione turistica, il commercio è penalizzato da questa situazione. Già le cose non vanno benissimo, poi Anas fa tutto fregandosene di chi qui vive e lavora e questi sono i risultati. C’è il 50 % di passaggio in meno e di conseguenza i consumi calano».

Secondo Fomasi la gestione dei lavori nelle gallerie Monte Piazzo è stata disastrosa: «Chiudere gli svincoli ha avuto effetti terribili sul territorio. Abbiamo cercato di far sentire le nostra voce anche attraverso l’Amministrazione ma Anas ci ha risposto che si doveva stare zitti perché con queste chiusure i lavori sarebbero finiti a inizio giugno. Ed ora ecco la sorpresa: finiscono a luglio quando la stagione turistica qui sul lago volge al termine perché noi lavoriamo tanto a maggio, giugno e luglio, in agosto la gente inizia ad andare al mare e non al lago. Abbiamo perso un’altra stagione».

Anche il territorio della Valvarrone è fortemente penalizzato dalla chiusura dello svincolo e il sindaco di Tremenico Pierfranco Pandiani non nasconde l’amarezza per la riapertura a luglio: «Il territorio sta continuando a pagare le gravi carenze infrastrutturali. Restare fino a metà luglio con la 36 a metà servizio e lo svincolo per la Valvarrone chiuso in uscita non è certo positivo per due aspetti. Il primo è il disagio per la popolazione della valle che è costretta a uscire a Bellano, farsi più chilometri e perdere più tempo. Poi c’è l’aspetto turistico, perché chi vuole venire a farsi una giornata in valle può essere scoraggiato da problemi come code e tempi lunghi».

Per Pandiani bisogna operare per uscire dalla continua emergenza: «Negli anni siamo passati da un problema all’altro e Anas ha messo solo pezze da qualche parte. Invece serve un progetto preciso, definito e chiaro per sviluppare una nuova viabilità, servono investimenti perché il collegamento Lecco-Valtellina è indispensabile per chi vive qui ma più in generale per l’economia della Lombardia».