Nibionno (Lecco), 18 aprile 2014 - Cento colpi. Almeno. Una violenza inaudita con cui i quattro lituani imputati per omicidio avrebbero ammazzato Joele Leotta, il 19enne di Nibionno (Lecco) ucciso lo scorso 20 ottobre a Maidstone, nel Kent (Inghilterra). Calci, pugni, sprangate. Secondo la ricostruzione della pubblica accusa nel processo contro i quattro giovani.

Ma perchè tanta violenza contro Joele e l'amico Alex Galbiati? Perchè secondo i quattro giovani, euforici dopo una giornata da sballo (pare fossero ubriachi), i due ragazzi italiani avevano denunciato uno di loro che stava quindi per essere cacciato dalla palazzina dove da poco alloggiavano anche Joele ed Alex. "Una motivazione assurda e non vera" ha specificato l'accusa.

Addosso a tre degli imputati sono state trovate tracce del Dna della vittima. Non sul quarto, inizialmente ritenuto testimone e poi divenuto imputato: proprio lui stava per essere mandato via dalla palazzina.