Calolziocorte (Lecco), 3 aprile 2014 - Portano la salma di un parente al cimitero maggiore di via Padri Serviti per la sepoltura, ma nessuno ne sa nulla e la tomba non è pronta. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di martedì, dopo la funziona funebre per la signora Felicita Piazzoni vedova Bonacina. La signora era ospite da tempo della casa di riposo di Olginate e, nello scorso fine settimana, è deceduta. Essendo originaria di Calolziocorte e molto conosciuta per la sua attività artigianale di ricami fiorentini, che aveva in Via Martiri della Liberazione, nel centro della città, funerale nella chiesa di Foppenico e sepoltura nel cimitero maggiore, dove c’è la tomba di famiglia. Dopo il decesso i familiari hanno contattato una impresa funebre per l’espletamento di tutte le pratiche. A questo punto cosa è successo? Che l’impresa di pompe funebri ha inviato un fax all’ufficio competente del Comune, ma la comunicazione non è mai arrivata a destinazione.

Sentito il funzionario del servizio cimiteriale del municipio ha detto: «A noi non è mai arrivata nessuna comunicazione. Pertanto non abbiamo potuto attivare l’impresa per predisporre la sepoltura». Sentito anche il titolare dell’impresa funebre che ci ha detto: «Ho appena cambiato apparecchiatura fax. Non ci siamo accorti che il fax non era partito. Da qui il disguido. Arrivati al cimitero e saputo dell’episodio mi sono premurato di scusarmi con i parenti della signora defunta. Certamente non succederà più. Da oggi dopo la trasmissione del fax, seguirà una telefonata per avere la conferma della ricezione». Nel frattempo la salma dell’anziana signora Felicita Piazzoni è stata messa nella cappella mortuaria. Una situazione abbastanza incresciosa e imbarazzante che, forse, necessitava di un controllo se le comunicazioni erano arrivate a destinazione.

di Vladimiro Dozio