Costa Masnaga (Lecco), 8 marzo 2014 - Ex Costarail al capolinea e con essa il centinaio e passa di persone ancora in carico alla storica società. A intonare il «de profundis» e preannunciare il funerale di quello che è stato un importante polo ferroviario è il sindaco di Costa Masnaga Umberto Bonacina: «Il settore non ha futuro, certamente non qui». Operai specializzati e impiegati dunque dal prossimo mese, scaduti i due anni di cassa integrazione, si troveranno in mobilità, definitivamente senza un posto di lavoro. Il progetto di rilancio con il passaggio di consegne alla Interporto di Napoli, Gruppo Barletta è miseramente naufragato, nuovi acquirenti non se ne trovano e chi eventualmente avrebbe potuto garantire entrate fresche e un poco di liquidità per proseguire l’attività con qualche commessa, nonostante le promesse, si è tirato indietro. In primavera molto probabilmente gli stabilimenti brianzoli, inaugurati nel 1916, chiuderanno definitivamente i battenti, sebbene di fatto gli impianti risultino inutilizzati già da diversi anni.

Eppure il primo cittadino ha bussato veramente ad ogni porta e girato letteralmente mezza Europa per scongiurare la serrata, forte delle conoscenze personali e della professione che svolgeva prima di raggiungere la pensione. Ma è stato tutto inutile. In parte - denuncia - anche per mancanza di volontà politica. «Confidavamo nel supporto di Trenord o di Trenitalia, ma non è arrivato. Gli appalti sono da fame. Il comparto ormai non regge, le realtà italiane in grado di restare al mercato sono poche e certamente non investiranno qui, dove è necessario investire parecchio solo per ammodernare e rimettere in funzione i macchinari». Che la prossima fermata sia l’ultima lo conferma in qualche modo anche Enrico Civillini della Fim-Cisl di Lecco.

«Chiederemo un incontro in Amministrazione provinciale per avviare un percorso di ricollocamento di coloro che ancora non sono riusciti a trovare un altro impiego». A quanto pare tuttavia non proprio tutto è perduto, almeno sul versante industriale. «L’area rimarrà tale e confido in sviluppi positivi nel giro di breve», confida il sindaco. Quali siano al momento preferisce tuttavia non svelarli, troppe volte è rimasto deluso, ma lascia intendere che qualcuno potrebbe rilevare il comparto. «Confido solo di potere definire l’operazione prima della scadenza del mio mandato». Cioè entro maggio.

di Daniele De Salvo