Colico (Lecco), 3 marzo 2014 - Un successo la festa a sostegno di Mirko Franzoni, il giovane bresciano finito nei guai per aver ucciso a colpi di fucile un ladro. «Siamo stati molto contenti della partecipazione all’iniziativa di Carnevale a sostegno di Franzoni perché alla festa per i bambini c’erano un centinaio di piccoli più i genitori mentre nella festa serale per gli adulti c’erano circa 150 persone»: così i responsabili dell’iniziativa, nata dai gruppi di Colico e Piantedo che avevano partecipato alle ronde lo scorso autunno contro i furti. Con l’occasione delle iniziative di Carnevale i gruppi hanno organizzato queste due feste a Piantedo con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere le spese legali che il bresciano dovrà affrontare in vista del processo a cui sarà sottoposto.

«Ancora non abbiamo fatto i conti tra entrate e uscite – spiegano gli organizzatori – ma siamo di certo in attivo e tutto quello che sarà ricavato verrà versato su un conto che servirà per le spese legali di Mirko Franzoni. Abbiamo parlato con lui in questi giorni e si è commosso sapendo quello che stavamo organizzando. Qui la cifra ha un valore ma il valore assoluto è il voler stare vicino a questa persona e alla sua famiglia che stanno vivendo un momento veramente difficile. Quello che è accaduto a Serle avrebbe potuto accadere anche qui da noi quando eravamo assediati dai ladri. Noi siamo stati più fortunati ma capiamo lo stato d’animo che viveva quella comunità e per questo cercare di dare un aiuto economico a Mirko e alla sua famiglia è importante». Il gruppo di Colico aveva già espresso la sua solidarietà appendendo due striscioni lungo la Superstrada 36 per manifestare il pieno appoggio a Franzoni nei giorni della carcerazione e le iniziative organizzate sabato hanno voluto fare un ulteriore passo pensando anche alla raccolta fondi.

«Non c'è stato nulla di politico, nessun intervento con discorsi o altro – spiegano i promotori – sono state due feste di Carnevale per i bambini e per gli adulti in cui si è voluto avere un ricavato per aiutare una persona la cui unica colpa è stata quella di voler proteggere la sua casa, la sua famiglia e il suo paese. Nulla di più». La sensibilità verso la questione nel territorio dell’Alto Lario è legata al fatto che pochi giorni prima dell’uccisione del ladro da parte di Franzoni a Colico avvennero decine di furti e la popolazione reagì con ronde spontanee nelle strade. I primi giorni di novembre nel paese ci furono addirittura persone che spararono dai balconi contro i ladri che scappavano nei campi. Proprio per questo l’esasperazione degli abitanti di Serle e i tragici eventi che costarono la vita a un ladro albanese furono seguiti con grande attenzione a Colico e nacque questo legame di solidarietà con la famiglia Franzoni.

di Stefano Cassinelli