Castello Brianza (Pavia), 23 febbraio 2014 - Stava tagliando un albero per rifornirsi di legna con cui alimentare il camino di casa ma la pianta lo ha investito senza lasciargli scampo. La tragedia si è consumata ieri mattina in un bosco di Castello Brianza, dove ha perso la vita Marco Fumagalli, 42 enne di Sirtori, padre di famiglia di due bambini di appena tre e sette anni. L’uomo, che lavora come autista alla «Fb design» di Annone Brianza, aveva deciso di approfittare della giornata libera e di sole per qualche lavoro, in particolare per recuperare della legna da ardere nel falò direttamente da un terreno di proprietà dei genitori, che si estende lungo via Valmara, in località Cascina Insiraga di Sotto. Un compito svolto parecchie volte, senza problemi.

Aveva individuato un alto tronco, all’apparenza secco. Dopo aver iniziato ad inciderlo con la motosega, il fusto è tuttavia crollato di schianto, cedendo sotto il proprio stesso peso. Nello spezzarsi è come rimbalzato e lo ha colpito dritto al volto. Anche lui è collassato a terra, esanime. Uno zio di 73 anni che si trovava nei pressi del terreno per lo stesso motivo ma a una decina di metri di distanza, quando ha sentito il fragore del tronco che precipitava e soprattutto non ha più udito il rumore della lama circolare in funzione, si è voltato è ha immediatamente notato il nipote ferito disteso immobile al suolo.

«Ho chiesto aiuto, ho allertato i soccorsi, una scena veramente terribile - ha raccontato in lacrime -. Ho cercato di rendermi utile, ma ormai era tardi». Sul posto sono subito accorsi i volontari della Croce verde di Bosisio Parini seguiti nel giro di pochi minuti dai sanitari del 118. Hanno tentato il possibile per rianimarlo, tuttavia non c’era più nulla da fare. Sono stati mobilitati anche i carabinieri, con l’intervento del capitano Giorgio Santacroce, comandante della Compagnia di Merate e del maresciallo Nicolino Ombrosi, a capo della stazione locale di Oggiono, che si sono occupati di raccogliere le prime testimonianze e svolgere i rilievi del caso. Dagli accertamenti è emerso chiaramente che si è trattato di un incidente, di una drammatica fatalità. Per questo il magistrato di turno, il sostituto procuratore di Lecco Paolo Del Grosso non ha ritenuto opportuno svolgere ulteriori verifiche.

Non ha avviato alcuna inchiesta formale né disposto l’autopsia sulla salma, che è stata immediatamente affidata ai familiari per i funerali, che probabilmente verranno celebrati domani, lunedì. Il compito di avvisare la moglie di quanto successo è spettato al suocero, che ha voluto sincerarsi personalmente della sciagura.  Anche il sindaco del paese Luigia De Capitani, insieme agli assessori, agli agenti della Polizia locale e ai tecnici dell’Amministrazione comunale ha svolto un sopralluogo. «Non ci sono parole - si è limitata a commentare la prima cittadina -. Conoscevamo lui e conosciamo i parenti». In via Teresa Prevosti, dove Marco Fumagalli viveva, è subito cominciata una lunga e mesta processione di amici e conoscenti che si sono stretti attorno alla vedova e ai figli.Una tragedia che ha colpito tre comunità: infatti piangono la scomparsa di Marco Fumagalli Sirtori, dove il 42enne risiedeva con la moglie e i due figlioletti, quella di Barzago, comune di origine della moglie Rosella Galbiati, molto nota in paese in quanto la sua famiglia è titolare di una carrozzeria in Via Parini, al confine con l’area ex Fantic. Infine Castello Brianza, comunità di cui è originaria la madre di Marco Fumagalli e dove vivono ancora i parenti, proprio nei pressi del bosco attraversato dal torrente Bevera, scenario del tragico incidente.