Osnago, 17 febbraio 2014 - Il piccolo Markus finirà ancora sotto i ferri. Per la terza volta in meno di un mese. Il bambino di appena due anni sbranato dal cane dei vicini nei prossimi giorni verrà nuovamente operato. I genitori speravano l’intervento si potesse evitare, confortati anche dai continui miglioramenti del figlio, ma per i sanitari del Sant'Anna di Como dove è ricoverato che lo stanno assistendo occorre procedere ancora chirurgicamente per ridurre le gravi lesioni provocate dal rottweiler che lo ha assalito il 27 gennaio appena trascorso, mentre si trovava in braccio alla madre con cui stava uscendo di casa per una passeggiata. Purtroppo probabilmente non sarà nemmeno l’ultima operazione.

Il molossoide di 65 chili gli ha letteralmente strappato a morsi una parte del gluteo sinistro. Nonostante i progressi l’infante non  si è più alzato in piedi e non riesce a camminare. Ma preoccupano anche le conseguenze psicologiche. “Continua a svegliarsi, ha gli incubi, quell’animale lo aggredisce, ha paura”, raccolta il padre Ilie Timis.

Anche per questo la mamma non lo lascia solo un momento, praticamente da quel giorno non è più tornata nella propria abitazione tra le vie Kohn Lennon e Pinamonte De Capitani dove la famiglia si è trasferita da non molti mesi abbandonando il precedente appartamento di Merate alla ricerca di un angolo che credevano più tranquillo e sicuro.

Anche Iron, il quadrupede che in dieci minuti di furia cieca si è avventato contro il piccolo, non ha più rimesso le zampe in quel complesso condominiale. I giovani proprietari non lo vogliono, dovrebbero tenerlo sempre al guinzaglio e con la museruola, fargli seguire un corso di addestramento e conseguire il patentino riservato ai possessori di animali ritenuti pericolosi, come prescritto dai veterinari dell’Asl. Rimane in custodia presso una clinica veterinaria di Verderio dove è stato accudito dopo che i carabinieri gli hanno sparato per consentire ai soccorritori di intervenire, in attesa che qualcuno decida la sua sorte.