Lecco, 9 gennaio 2014 - Il nuovo Paperon de Paperoni che ha in tasca il biglietto da 5 milioni di euro della Lotteria Italia sarebbe una donna. Parola di Marco Fiorentini, esperto di giochi e concorsi a premi, amico di Enrico Valsecchi, l’ex sindaco di Pescate, titolare della ricevitoria de «Il nuovo Resegone» di Lecco dove nei giorni di Natale è stato venduto il fortunato tagliando che ha reso la città manzoniana il capoluogo della Dea Bendata. Secondo lo statistico infatti le esponenti del gentil sesso che scommettono sulla buona sorte sono molte di più dei maschi e quindi per la legge dei grandi numeri hanno più possibilità di incassare.

Il pronostico non si basa su elementi concreti, piuttosto è tutta questione di probabilità, perché nessuno in realtà conosce chi sia il fortunato o la fortunata, se non chi quel talloncino N 339302 che vale oro lo ha in mano, o perché lo ha comperato personalmente nell’edicola della centralissima via Fratelli Cairoli o perché magari lo ha ricevuto in regalo da una nonna o una zia come da tradizione da quelle parti. «Con noi non si è fatto vivo ancora nessuno - giurano i proprietari dell’attività -. Forse nei prossimi giorni, almeno ci contiamo. Da parte nostra garantiamo l’anonimato, non vogliamo nulla in cambio, solo stringere la sua mano, bere un caffé e vedere in faccia la persona a cui abbiamo portato bene. Adesso è comprensibile che chi ha vinto preferisca mantenere il riserbo, ammesso che si sia già accorto di quanto successo. Magari preferisce aspettare che si calmino prima le acque oppure di aver riscosso il jackpot, oppure teme che se si diffonde la voce in tanti potrebbero chiedere denaro». Già perché molti sono pronti a consigliare come investire la rendita o perorare cause più o meno benefiche. Meglio dunque stare zitti. Quello che è certo è che il 6% del guadagno, cioè 200mila euro, finirà dritto nella casse statali. La “caccia” al fortunato è cominciata e chissà quando si fermerà. E non solo sulle sponde del Lario. Pure a Casatenovo in diversi vorrebbero conoscere chi ha incassato i 20mila euro del ticket di terza categoria C 437624 sempre del concorso di capodanno staccato al bar di Gianfranco Guzzetti di via Generale Giuseppe Sirtori, una somma non da capogiro ma di tutto rispetto che farebbe comodo a parecchi. «Chi ha vinto? - si chiede -. Non lo so e non mi interessa. L’importante è che lo sappia chi ha vinto». Il proprietario dell’esercizio pubblico sostiene che la privacy per i clienti è tutto e che per tale motivo non gradisce nemmeno che in giro si sparga troppo la voce che uno dei biglietti vincenti sia stato distribuito nel suo locale.