Nibionno, 10 dicembre 2013 - Il ricavato dovrebbe servire per sostenere i genitori e pagare parte delle spese legali, oltre che per il rimpatrio del feretro. A quanto pare però non sarebbe vero nulla e dietro il giro della vendita online di braccialetti tricolori con la scritta «Giusizia per Joele», si nasconderebbe solo una truffa organizzata da qualcuno che intende speculare sulla tragedia del 19enne di Nibionno che la sera dello scorso 20 ottobre è stato ammazzato di botte a Maidstone. «Io di questa iniziativa non ne so proprio niente, non mi risulta nulla del genere», conferma Patrizia Leotta, la madre del brianzolo, che altro però non vuole aggiungere. Anche gli altri familiari e gli amici del ragazzo sostengono di essere completamente all’oscuro. Il promotore della raccolta fondi è un sedicente cugino inglese del ragazzo italiano.

«Lui era venuto in Inghilterra per imparare la lingua e lavorare - spiega in internet attraverso un profilo Facebook -. Era qui da meno di due settimane quando è stato attaccato. Purtroppo ha perso la vita. Chiediamo di manifestare il proprio sostegno acquistando bracciali con i colori italiani con incise le parole “Giustizia per Joele”». Il costo del prodotto è di un pound, più il prezzo della spedizione di due euro e mezzo, da versare tramite il sistema Paypal. Parrebbe ne siano già stati piazzati alcune centinaia. Chi gestisce l’affare tuttavia non sembrerebbe affatto britannico, almeno dal linguaggio che utilizza, sebbene sostenga di essere figlio di papà inglese e mamma italiana.

Inoltre parrebbe non conosca nemmeno il giovane lecchese assassinato né la brutta vicenda che gli è costata la vita. Si limiterebbe insomma ad utilizzare foto circolate in rete per dimostrare di essere chi presumibilmente non è, ovvero un parente emigrato de nibionnese. Sempre tramite il sociale network specifica che il denaro raccolto andrà a beneficio dei volontari di un’associazioni che si occupano dei congiunti delle vittime di omicidio. «Il resto invece verrà versato ai genitori di Joele in Italia». I quali però tuttavia garantiscono di non conoscerlo. Intanto venerdì il coroner del Kent avrebbe rilasciato agli inquirenti il nulla osta per il rilascio della salma. Joele potrebbe quindi tornare a casa nel giro di pochi giorni, una volta organizzato il viaggio, forse già prima di Natale.

di Daniele De Salvo