Lomagna, 4 dicembre 2013 - Pagavano con soldi falsi e incassavano il resto con soldi veri. Hanno mietuto vittime in tutta la Brianza ma anche in provincia di Como. Ma questa mattina ad attenderli al varco hanno trovato i carabinieri che li hanno arrestati. In manette, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spendita di banconote false, sono finiti D. M., 35enne di Castrovillari in provincia di Cosenza, il fidanzato G. F., 29enne di Pompei e A. M., 60enne di Capaccio, centro del Salernitano, mamma della giovane, che vivono tutti a Lomagna.

In casa loro i militari della stazione di Casatenovo hanno trovato 33 banconote da 100 euro, tutte tarocche, più 470 euro veri, frutto del loro “shopping” nei negozi e nei centri commerciali di mezza Lombardia. Gli operatori del 112 adesso però vogliono arrivare direttamente ai falsari che li rifornivano e alla stamperia clandestina, allestita probabilmente fuori dalla regione. Si pensa si tratti di un giro molto grosso, legato forse ad esponenti della criminalità organizzata, data la qualità e la quantità del denaro finto messo in circolazione.

Gli operatori del 112 sono arrivati agli “spacciatori” di carta straccia grazie all’auto che utilizzavano, una Fiat Grande Punto, segnalata da diversi testimoni. Una volta ristretto il cerchio dei sospettati e dopo diversi appostamenti e pedinamenti, mercoledì li hanno bloccati proprio mentre si apprestavano a cominciare la giornata di “lavoro”. Giovedì saranno trasferiti in tribunale a Lecco per essere processati per direttissima.