Sul fronte furti è massima l’attenzione nel territorio di Lecco. A scatenare il caso è stata la realtà di Colico dove nel mese di ottobre si sono registrati 36 furti, un numero enorme e atipico per questo territorio, una escalation che ha portato i cittadini a scendere in strada di notte per pattugliare il territorio. Dopo alcuni giorni di ronde armate di bastoni la situazione è tornata lentamente alla normalità soprattutto grazie alla messa in campo di un numero molto elevato di carabinieri e poliziotti su tutto il territorio.

Durante i controlli dei carabinieri era stato fermato un cittadino albanese del 1989 che si trovava di notte nella stazione di Colico, assai probabilmente il giovane era coinvolto nei furti ma era risultato comunque clandestino e per questo era stato portato a Bari e quindi rimpatriato. Un romeno e due moldavi erano invece stati fermati a Piantedo con un’auto rubata e diversa refurtiva, durante gli interrogatori uno dei moldavi avrebbe anche ammesso il coinvolgimento della banda nelle azioni di Colico.

Era stata recuperata, nascosta a Colico, anche diversa refurtiva sottratta durante i raid nelle case della zona. Nell’ultima settimana la situazione è tornata alla normalità, nessuno fa più ronde in paese mentre i carabinieri continuano a tenere stretta la rete dei controlli con posti di blocco e pattugliamenti delle frazioni del paese. Mentre i furti in Valsassina ancora preoccupano, però anche in questo territorio i controlli delle forze dell’ordine sono stati intensificati. A Ballabio c’è anche una forte polemica tra opposizione e sindaco sulla sicurezza in paese.

Ballabio, 25 novembre 2013 - «Aspetto che il prefetto mi chiami per la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica nel frattempo è aumentata in modo visibile la presenza dei carabinieri». Così Luigi Pontiggia, sindaco di Ballabio, parla della questione sicurezza dopo la richiesta inviata alla prefettura di convocare il Comitato in seguito all’aumento dei furti nel paese.

Che cosa si aspetta dalla convocazione del Comitato?
«Per il momento non è stato convocato, attendo la chiamata dalla prefettura per capire che cosa fare. Credo sia importante dare un segnale e quello è già stato dato. Chiaramente il prefetto si è già sentito con le forze dell’ordine e in paese sono aumentati in modo evidente i controlli e le presenze dei carabinieri rispetto a quelli che già facevano. Se la situazione andrà in breve verso una normalizzazione si può anche aspettare, la cosa importante è che l’ondata di furti venga fermata».

Ma qual è lo stato d’animo dei cittadini?
«Siamo preoccupati, non c’è più tranquillità e questo non va bene.
L’idea è quella di tornare a stare sereni a casa propria. Questi ladri hanno rubato la tranquillità entrando nelle case della gente al tramonto. Famiglie che sono via per lavoro tornano a casa e trovano tutto sotto sopra. Nemmeno io posso dire di non avere paura, chi ha la possibilità non esce di casa, ma questo non è giusto, va bene raccomandare di stare a casa ma è assurdo. La gente va a lavorare o a fare qualunque altra cosa non può stare con il pensiero che gli possano svaligiare la casa. Di certo negli ultimi giorni tutti hanno notato la presenza più numerosa dei carabinieri e questo naturalmente permette a tutti di stare più sereni, spero, anzi sono certo, che a breve torneremo alla normalità e saremo tutti più tranquilli».

Come sindaco continua a fare i suoi giri di controllo?
«Io i giri nelle vie del paese li faccio sempre, nei periodi tranquilli e ancora più attentamente nei periodi un po’ travagliati come questo. Non faccio nulla di particolare, vado in giro per il paese in macchina e tengo gli occhi aperti, faccio quello che fa qualsiasi cittadino e se vedo qualche cosa che è sospetto o strano non faccio altro che chiamare il 112 per segnalare la situazione. Questo è quello che ci si aspetta da ogni cittadino, non che vada in giro ma che quando esce per buttare la pattumiera o quando torna a casa in auto e vede qualcosa di atipico o sospetto chiami i carabinieri. È sempre meglio fare una telefona in più e far fare un controllo per niente che non fare quella chiamata e permettere magari a dei ladri di farla franca. Questo è l’appello a tutti i cittadini: state attenti a quello che ci succede attorno».

È stato sindaco per diversi lustri e cittadino di Ballabio da oltre trent’anni, ma com’è cambiata la situazione sul fronte sicurezza?
«Ballabio è cambiata tanto, ma credo che tutto il mondo sia cambiato tanto in trent’anni. Io sono venuto a vivere qui da Lecco nel 1981, erano i tempi in cui le case erano aperte sia di giorni sia di notte, le auto venivano lasciate in strada con le chiavi dentro e non succedeva praticamente nulla. Guardando quello che sta succedendo in questi ultimi periodi sembra davvero brutta la situazione ma sono convinto che presto si sistemerà tutto e potremo tornare alla normalità».