Lecco, 14 novembre 2013 - Ha abusato delle nipotina, probabilmente senza nemmeno rendersi conto di quanto stava commettendo. Ad approfittare della bimba è stato infatti un pensionato affetto da una grave patologia degenerativa che influisce sulle facoltà mentali delle persone ammalate. I farmaci che assume per rallentre l’inevitabile evoluzione del morbo avrebbero poi peggiorato ulteriormente la situazione, poiché si tratta di medicinali che indeboliscono i freni inibitori di chi li assume.

Nonostante ciò adesso l’uomo, al termine delle indagini, è stato formalmente denunciato per violenza su minori. Si tratta di un 60enne che risiede nella provincia di Lecco. Del caso se ne sono occupati i carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Rosa Valotta, a cui si sono rivolti gli stessi familiari dell’individuo, dopo averlo sorpreso in diverse occasioni mentre riservava attenzioni particolari alla nipotina di appena 5 anni.

La piccola è stata ascoltata diverse volte da psicologici ed esperti dell’età infantile e sembrerebbe che abbia compreso che il nonno non intendeva farle del male di proposito. In attesa del processo e degli sviluppi giudiziari è stata tuttavia allontanata da casa e affidata agli operatori di una comunità protetta, dato che i genitori per diverse vicissitudini non possono occuparsi di lei. Il nonno invece è stato sottoposto a una perizia psichiatrica richiesta dal magistrato che si sta occupando della penosa vicenda. «Il soggetto risulta incapace di intendere e di volere», recita il responso clinico redatto dai consulenti del pm. Secondo i medici che hanno stilato referto e diagnosi però «l’individuo risulta anche socialmente pericoloso».

In base al verdetto non potrà quindi essere condannato ad alcuna pena. Nel contempo tuttavia non è in condizione di stare vicino ad altri. Sino a quando i parenti non troveranno una collocazione idonea, che stanno cercando disperatamente ovunque senza però ricevere sostegno né qualcuno disposto a ospitare il congiunto, la nipotina non potrà così tornare a casa dalla nonna e dovrà rimanere non si sa per quanto in un centro d’accoglienza.

di Daniele De Salvo