Nibionno (Lecco), 27 ottobre 2013 - Sono tornati a casa i familiari di Joele Leotta, 19 anni di Nibionno, ucciso da una banda di balordi lituani che aveva deciso di sfogare tutta la rabbia repressa per un lavoro che non trovava contro chi invece un impiego lo aveva, sebbene come loro ha dovuto lasciare casa e affetti per costruirsi un futuro all’estero. (Foto: chi era Joele Leotta).

Mamma Patrizia e papà Ivan sono molto provati ma cercano di essere forti. Lunedì 4 novembre saranno interrogati: non chiedono vendetta, ma giustizia per quello che è accaduto al loro figlio.  Il padre del ragazzo ha detto che spera che "la salma arrivi presto in Italia". Per quanto riguarda la dinamica della vioelzna subita da Joele non ha voluto dire nulla, perchè sono ancora in corso le indagini. Oltre ai genitori di Joele è rientrato a casa anche Alex Galbiati, l'amico sopravvissuto alla furia del branco che ha assalito i due. Amici e conoscenti si sono stretti attorno alle due famiglie, dopo la veglia di preghiera organizzata ieri sera a Nibionno.

di Daniele De Salvo

(aggiornato da redazione ilgiorno.it)