Mandello del Lario (Lecco), 21 ottobre 2013 - Comprare una galleria stradale lunga 450 metri affacciata sul lago di Como può essere un singolare sfizio da milionario o un particolare investimento per un imprenditore visionario. Fatto sta che a breve la galleria, non più utilizzata da anni, in località Moregallo, sulla direttrice Lecco-Bellagio, sarà messa in vendita dal comune di Mandello per 390mila euro. «Entro la fine del mese — afferma il sindaco Riccardo Mariani — speriamo di poter aprire il bando e contiamo di arrivare entro la fine dell’anno alla vendita».

La cessione di una galleria dismessa è certamente qualcosa di unico, difficile è prevedere la reazione del mercato. Il primo cittadino di Mandello però si dice ottimista e spiega le ragioni della vendita: «Non l’abbiamo fatto per sfidare l’impossibile ma con la speranza che possa riuscire la vendita. Qualche potenziale interessato sembra esserci, abbiamo avuto dei contatti. La destinazione d’uso è direzionale/commerciale, le ipotesi possono essere diverse: ognuno ci può mettere la propria idea con adeguati interventi. Si va dal ristorante al magazzino, si tratta di uno spazio enorme e con splendidi affacci sul lago. Insomma qualcosa di difficile da trovare sul mercato».

Il Comune di Mandello deve fare anche i conti e Mariani spiega: «Noi non possiamo né riqualificarla né altro. Siamo tenuti, secondo normativa, a vendere i beni non funzionali all’attività amministrativa. Dobbiamo dismettere certi beni e la galleria rientra pienamente in questa categoria. Inoltre, anche se avessimo un’idea di riqualificazione, non abbiamo soldi per via dei costi e per colpa del patto di stabilità, anche se siamo un Comune virtuoso e con i conti a posto».

E ancora:«Non è una sfida impossibile, ora vedremo se la nostra intuizione si rivela buona o meno, a prescindere la vendita era un atto da fare per il rispetto delle norme». Se l’asta producesse i risultati sperati rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per il paese: «Questi soldi — conclude il sindaco — ci servirebbero per diversi interventi, perché le nuove entrate non pesano sul patto stabilità, un patto che mortifica l’attività amministrativa. Noi non cementifichiamo per incassare oneri di urbanizzazione, non aumentiamo i tributi e quindi dobbiamo vendere. Queste entrate sono linfa vitale per evitare i lacci del patto stabilità, tant’è che abbiamo in vendita anche alcuni magazzini e un box».

stefano.cassinelli@ilgiorno.net