Lecco, 15 ottobre 2013  - Due settimane di sperimentazione e poi si vedrà che fare ma, in un futuro, non si esclude il ritorno al doppio senso. L’armistizio tra Comune di Lecco e Provincia sulla viabilità sul ponte Azzone Visconti è stato firmato ieri pomeriggio in un incontro negli uffici di Villa Locatelli. Ancora per una decina di giorni quindi proseguirà il senso unico in uscita dal capoluogo e l’obbligo della svolta a destra verso Malgrate. Poi, dopo attente analisi, verranno tirate le somme con un altro incontro tra le Amministrazioni comunali del circondario e quella provinciale. Si attendono intanto le analisi strutturali da parte dei tecnici del Politecnico, per sapere quanto traffico può reggere il viadotto. In caso di solidità Comune e Provincia fanno sapere di «lavorare per tornare al doppio senso, anche se potrebbe passare qualche anno».

Una marcia indietro per Palazzo Bovara e una piccola vittoria per Villa Locatelli. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Lecco, Malgrate, Pescate, Vercurago e Galbiate, oltre a Confcommercio, Confartigianato, Confindustria, Autotrasportatori e Camera di commercio e tutti hanno espresso le problematiche dopo la variazione sul ponte vecchio. «Siamo disponibili ad avere informazioni più adeguate - afferma Daniele Nava, presidente della provincia - dopo questo periodo di sperimentazioni siamo pronti a tornare qui per vederci e capire se mantenere questo regime o cambiare qualcosa». Il Comune di Lecco si trova d’accordo.

«Non è semplice governare una situazione così complessa - spiega il sindaco Virginio Brivio -. Ricordo comunque agli automobilisti che il ponte Kennedy può accogliere un traffico ancora maggiore. Chi pensa di utilizzare il ponte Manzoni per guadagnare tempo non fa bene perché si intasano i paesi vicini«. Stefano Simonetti, assessore provinciale alla Viabilità, chiarisce quali saranno le analisi che inizieranno già stamattina. «Collocheremo stazioni di rilevamento del traffico lungo la provinciale 72 - spiega -. Vogliamo ritrovarci con dati certi in mano per poter valutare nel migliore dei modi».

Ora quindi si attendono le analisi della Provincia sulle code che si stanno creando lungo tra Pescate, Garlate e Olginate. Inoltre si stanno aspettando anche gli esami dei tecnici del Politecnico, che comunque costeranno tre milioni di euro all’intera collettività. Quel giornosi dovrà chiudere la strada per attuare prove di carico, così si potrà davvero sapere l’esatta stabilità del ponte. Ma Vittorio Campione, vicesindaco di Lecco e assessore alla Mobilità, ricorda che «bisogna attendere le analisi, ma c’è il rischio che il ponte vecchio potrebbe essere chiuso definitivamente».

di Fabio Landrini